7-2, 6-2, 6-2 il punteggio finale: «Queste partite si possono anche allungare. Felice di aver chiuso in tre set». In finale ci sarà Zverev
Sinner riconferma il suo valore e conquista la finale degli Australian Open battendo Ben Shelton in tre set (7-2, 6-2, 6-2). È la terza finale consecutiva in uno slam sul cemento. Domenica troverà Zverev come avversario, uscito vincitore nell’altra semifinale dopo il ritiro di Djokovic al primo set.
Una partita, quella di Sinner, iniziata un po’ in salita. Shelton è andato avanti nel parziale, ha messo in difficoltà il numero uno del mondo. Tuttavia, l’esperienza e la forza mentale di Sinner gli hanno permesso di ribaltare il risultato. Secondo e terzo set più veloci del primo, con Shelton visibilmente in difficoltà. Sul finire del secondo set, Sinner ha chiesto l’intervento del fisioterapista (crampi dirà poi a match concluso). Da lì ha spinto ancora di più, concludendo velocemente gli scambi.
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Sinner: «Queste partite si possono anche allungare. Felice di aver chiuso in tre set»
Le dichiarazioni di Sinner dopo la semifinale vinta contro Shelton.
Di nuovo in finale a Melbourne. Primo set combattuto:
«Non ho idea di come ho invertito il parziale del primo set, molto duro e cruciale. Oggi non ho servito al meglio, ho risposto meglio di come ho servito. Il primo set ti da un po’ di fiducia. Entrambi abbiamo gestito le emozioni».
Secondo e terzo set rapidi, ma qualche problemino:
«C’era tensione, qualche piccolo crampo. Cercavo di essere aggressivo. Queste partite si possono anche allungare, tre set in due ore e mezza non è poco. Felice di aver chiuso in tre set, felicissimo di essere di nuovo in finale».
Quanto è importante questo team?
«Ogni coach che ho avuto, abbiamo fatto un gran lavoro. Momento complicato quando ho deciso di cambiare. Avevo preso decisioni importanti a 13 ani, questo team mi ha fatto diventare un giocatore diverso, ogni allenatore è bravo in alcune cose. Sono due allenatori molto diversi. Hanno anche una bella differenza d’età (ride). Darren è un coach fantastico, siamo una famiglia fuori dal campo, in campo lavoriamo benissimo. Sarà l’ultima stagione di Darren, sono felice di avere un’altra possibilità di lottare per il titolo. La stagione è ancora lunga. Non dimentico nemmeno il fisioterapista e il preparatore atletico».
Contro Zverev in finale:
«Match difficilissimo, con lui tante partite equilibrate, tutto può succedere. Lui è un giocatore incredibile, ci sarà grande tensione. Però è bello essere di nuovo in questa posizione. Domenica me la godrò, speriamo sia una bella partita».