FALLI DA DIETRO – Il Napoli è una grande squadra, inizia l’anno al primo posto. So’ belle soddisfazioni. Ma anche responsabilità
FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 19° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
In vetta al giro di boa. 44 punti.
Non campione d’Inverno.
Perché quando l’Inter tornerà dall’Arabia dovrà giocarne altre due.
E farà certamente sei punti contro felsinei e viola.
Firenze è lo stadio ostile dei ricordi brutti di uno scudetto perso in albergo.
Ed è lo stadio ostile dei tifosi viola che non rappresentano la città esempio di civiltà nei secoli.
Partita spartiacque.
Azzurri in emergenza.
Priva del miglior difensore e del migliore attaccante.
Molti fra i tifosi – quorum ego – firmerebbero per il pareggio.
E invece scende in campo una grande squadra.
Dominante in ogni reparto.
Solida, cinica, spietata.
Quello che sorprende di più è la consapevolezza della propria forza.
Una squadra concentratissima.
Aspetta l’errore avversario. E punisce.
Partita in equilibrio fino a quando FerriBoat-Neres non decide di festeggiare.
Il Piedone gli porge l’assist perfetto e con l’assist la bottiglia di spumante.
Il Tiberio Murgia brasiliano stappa.
E poi si invola a occhi chiusi.
Imprevedibile come la Pulce. Imprendibile come il Pocho. Impietoso come Careca.
La sua corsa è uno scoppiettio di mortaretti ad ogni avversario toreato e abbattuto.
Pura arte. Purissima polvere da sparo.
Chiudiamo gli occhi.
Aspettiamo che il georgiano superi ubbie e acciacchi.
E poi sogniamo.
David e Kvara insieme.
I due talenti più puri del campionato sono loro.
E sono entrambi in maglia azzurra.
Sono quelli che sanno bailar calcio,
Quelli che fanno pensare a ciottoli e pozzanghere, a un calcio primordiale e ormai irraccontabile,
Quelli che innamorano di sé i tifosi e ne consentono vagiti di meraviglia.
E allora musica maestro. Ci aspetta un futuro pieno di attese.
Il Napoli è una grande squadra.
Il Napoli inizia l’anno al primo posto.
So’ belle soddisfazioni. Ma anche responsabilità.
Una strada lunga cinque mesi.
Alla fine della quale la Vittoria alata e puttana aspetterà a gambe disgiunte la prima che arriva per concedersi al supremo piacere.
Non bisogna perdere l’occasione.
Intanto oggi è la Befana e nella calza ancora non ho trovato il centrale forte.
In attesa che le grandi di degnino di tornare dalle vacanze saudite, il campionato si sposta a Roma per il Derby, infuocato come sempre.
Fettina racconta: “Pellegrini è venuto a parlarmi e mi ha detto che aveva una voglia matta di giocare e mettere la fascia di capitano. Ho capito che avrebbe fatto una grande partita e cosi l’ho messo in squadra un’ora prima dell’inizio”.
Scommessa che nessuno avrebbe fatto.
Visto il momento infelice del capitano e il suo scontento.
Il successo Sangue-Oro si deve in gran parte a questa scelta coraggiosa.
Cinque derby su cinque per Sir Testaccino.
Ed è un Derby molto nervoso. Che si conclude con un parapiglia finale.
Cui partecipano in una inebriante ammucchiata generale i panchinari di entrambe le squadre. Nessuno escluso.
Il Fettina allarga le braccia e commenta sconsolato e consapevole:
“Il mio mestiere è bellissimo se non ci fosse la partita la domenica”.