La sconfitta con il Milan in Supercoppa è stato il punto minimo della stagione. Oggi c’è il derby. Se la rotta non si inverte, Giuntoli dovrà inventarsi qualcosa
Thiago Motta ha perso le sue certezze e Giuntoli, per salvarsi, pensa anche a un futuro senza di lui
Il derby della Mole è una sfida da dentro o fuori. Madama può solo vincere. Altri risultati non sono contemplati. Ne è consapevole Thiago Motta che ieri si è presentato davanti ai cronisti in conferenza stampa con la faccia di un pugile suonato. L’allenatore italo-brasiliano ha perso tutte le certezze. Troppi pareggi, la vetta lontana, posto in Champions a rischio, tanti infortuni, giocatori scoraggiati, mercato che non decolla, decibel delle critiche che sono aumentati d’un tratto.
Alla Continassa volano gli stracci. La sconfitta con il Milan in Supercoppa è stato il punto minimo della stagione. Primo obiettivo sfumato. John Elkann resta in silenzio. La proprietà vigila lo stato dell’arte e potrebbe da un momento all’altro intervenire come ha fatto in passato.
Se Motta non inverte la rotta, rischia la panchina. Subito? Il condizionale è d’obbligo ma nessuno ormai esclude nulla. Anche Giuntoli è finito sotto processo, almeno da un pezzo di tifoseria. L’impressione è che tra Giuntoli e Motta solo uno dei due si salverà. E c’è già chi sostiene che il capo dell’area sportiva non solo salverà la poltrona con il lauto ingaggio ma stia già pensando a un’alternativa. Giuntoli avrebbe già una rosa di eventuali sostituiti. Fra i senza panchina, ad esempio, c’è in questo momento Roberto Mancini che non ha mai nascosto di essere attratto da un’esperienza in bianconero e ha un’esperienza nelle grandi squadre. Kloop resta un sogno per la tifoseria, così come Zinedine Zidane. Altrimenti chissà cosa potrà inventarsi il ragionier Giuntoli. Sempre se si salverà anche lui.