Il Napoli di Conte è come il Fabietto di Sorrentino: non si disunisce (e in più mangia l’avversario)
Thiago Motta subisce la prima sconfitta del campionato, Giuntoli finisce a -16. A Torino fa molto freddo
Il Napoli regala un tempo tra errori e imprecisioni. Nella ripresa i ragazzi del generale Conte vanno in guerra e la Juventus viene schiantata senza nemmeno mai tirare in porta. Don Antonio fa un’altra impresa senza Olivera e senza Buongiorno in difesa mentre attende i rinforzi.
Nel primo tempo l’inizio è col brivido. Poco dopo il 5° minuto dopo un disimpegno sbagliato di Anguissa Yldiz si presenta davanti a Meret che da terra trova un balzo felino e compie il miracolo. La partita si combatte in mezzo al campo e il Napoli si accende solo quando innesca Politano e Neres. A parte alcuni tentativi finiti fuori da parte degli azzurri al 43° come a Bergamo un doppio disimpegno sbagliato al limite dell’area fornisce a Kolo Muani l’assist per il vantaggio bianconero.
Nel secondo tempo gli azzurri vanno in guerra. La Juve è annachilita, Di Gregorio fa il miracolo su Lukaku ma non può può fare nulla su colpo di testa di Anguissa. Dieci minuti e McTominay viene steso in area, rigore che big Rom trasforma. Il Napoli controlla e sfiora il terzo gol con Simeone e Ngonge.
Il Napoli manda un altro squillo al campionato. Il lavoro di Conte si è visto ancora una volta come a Bergamo. Come il Fabietto di Sorrentino la squadra non si disunisce e mangia l’avversario. Motta subisce la prima sconfitta del campionato, Giuntoli finisce a -16. A Torino fa molto freddo.