Dal CorSport. Dusan non giocherà nemmeno contro l’Atalanta. Ha un infortunio alla Kvaratskhelia. È il più pagato della Serie A e sta bene così
Il Corriere dello Sport analizza la situazione Vlahovic. Infortunato, per alcuni è già con le valigie in mano. Alla Juventus ha un contratto che lo rende il più pagato della Serie A, il club vorrebbe abbassare lo stipendio. Lui non molla il punto.
Leggi anche: Vlahovic non vuole rinnovare con la Juventus, sarà messo sul mercato (Gazzetta)
Vlahovic gestito con parametri fuori portata e anacronistici rispetto alla “politica Giuntoli”
Scrive il Corriere dello Sport:
Ogni volta che Cristiano Giuntoli apre il taccuino per rispolverare la questione Vlahovic, si sente come il famoso viandante sul mare di nebbia del pittore Friedrich: immerso nell’incertezza di un destino ancora sconosciuto. Dopotutto, quello del centravanti serbo resta un rebus complesso da risolvere non solo perché il suo infortunio muscolare – per alcuni misterioso, visto che a inizio dicembre giocò in condizioni peggiori – lo terrà fuori anche dal match di stasera contro l’Atalanta dopo avergli già fatto saltare il derby di sabato. Dal punto di vista contrattuale, il tempo che passa, anziché oliare certi meccanismi, li sta rendendo maledettamente più farraginosi.
Dusan ha un accordo che scade a giugno dell’anno prossimo e in questa stagione guadagna circa 23 milioni di euro lordi (12 netti) a causa di un accordo “a salire” stipulato nel momento del trasferimento da Firenze. La Juventus, già tre volte almeno, gli ha proposto un rinnovo al ribasso ma con prospettiva di allungare il contratto fino al 2028. Ma il classe 2000, tramite il proprio entourage, ha fatto sempre recapitare una risposta negativa, mantenendo così lo status di calciatore più pagato dell’intera Serie A.
Il contratto “anacronistico” del serbo
Il CorSport continua:
Secondo le aspettative del club, a dicembre il nodo Vlahovic si sarebbe sciolto in un senso o nell’altro, ma siamo già nel nuovo anno e le parti continuano a essere piuttosto distanti. Così arriva il mercato e, anche se una partenza a gennaio appare poco probabile, c’è già chi sta iniziando a informarsi per giugno, come l’Arsenal o il Barça che comincia a pensare alla successione di Lewandowski.
Quando alla Continassa gli uomini dei conti riflettono sull’argomento inorridiscono al pensiero che esista una filosofia di sostenibilità evidente a tutti (i tagli estivi agli ingaggi e l’introduzione di una sorta di tetto salariale interno lo dimostrano) e poi una situazione Vlahovic che viaggia per conto proprio con altri parametri, fuori portata e anacronistici.