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Vlahovic si credeva intoccabile e indispensabile. Fino all’arrivo di Kolo Muani (Tuttosport)

Ora non lo è più. Non è mai riuscito a gestire tensioni e pressioni. Deve maturare in fretta perché c’è la concorrenza di Kolo Muani, uno di quelli che pungolano parecchio

Vlahovic si credeva intoccabile e indispensabile. Fino all’arrivo di Kolo Muani (Tuttosport)
Db Torino 12/05/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Salernitana / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dusan Vlahovic

Tuttosport titola “Vlahovic non è più indispensabile”, un segnale che l’attaccante della Juventus, a poche ore dalla sfida contro il Napoli, potrebbe partire dalla panchina. Ora c’è Kolo Muani a fargli concorrenza e lui, arrivato con le stimmate del predestinato, potrebbe presto andare via senza aver lasciato il segno.

Con Kolo Muani, Vlahovic deve maturare in fretta

Scrive Tuttosport su Vlahovic:

Era il ragazzo della provvidenza che avrebbe dovuto riempire il vuoto lasciato da un marziano come Cristiano Ronaldo, accolto con le stimmate del predestinato che non doveva nemmeno curarsi della concorrenza dei vari Moise Kean e Arkadiusz Milik: per costo del cartellino, status economico e designazione ambientale tutto era sulle sue spalle, nel bene e nel male. E così, anche in questo caso neppure troppo in fondo, l’unico rivale di Vlahovic era Vlahovic stesso, con l’inevitabile senso di onnipotenza e di insostituibilità che questa situazione si portava dietro. Oh, intendiamoci: non che lui ci abbia mai marciato sopra, anzi si è impegnato sempre ma, evidentemente, senza mai riuscire a compiere quello step di maturazione mentale gli permettesse di gestire tensioni e, soprattutto, pressioni. Adesso, paradossalmente, dovrà riuscirci ancora più in fretta perché Kolo Muani è uno di quelli che pungolano parecchio, che hanno spessore e caratura tali da potersi candidare concretamente come alternativa“.

E conclude. “Non semplice, per uno che si credeva intoccabile e indispensabile. Fino all’arrivo di Kolo Muani, più che di un altro allenatore“.

Con la Juventus siamo alla guerra fredda (Corsport)

Il Corriere dello Sport scrive della situazione di Vlahovic alla Juventus, sempre più fuori dal progetto ma con un ingaggio da capogiro.

La première di Kolo Muani può far scendere un altro sipario. Malinconicamente ammainarlo, dopo tre anni da c’eravamo tanto amati ed esborsi record. Dusan Vlahovic e la Juventus rischiano di entrare nell’ordine di idee di una guerra fredda, glaciale e senza quartiere. «Non ha giocato per scelta tecnica», la confessione di Thiago Motta per quanto era accaduto con il Milan, opzione poi ripetuta nel pareggio di Bruges, mentre il serbo è entrato a pochi minuti dalla fine, pochissimi tocchi, nessuna occasione neanche in potenza.

La Juventus ha cercato più volte terreno fertile per allungare il contratto e spalmare, senza riuscire a trovare un appiglio, nemmeno minimo. Così lo scenario è esattamente quello che Vlahovic ha lasciato alla Fiorentina: un anno e mezzo per evitare di salutare a parametro zero, ma con una grossa differenza, perché prima guadagnava 400 mila euro. Ora la Juve deve trovare un acquirente da diverse svariate di decine di milioni, più uno stipendio competitivo. Oppure aspettarsi un conflitto interno almeno fino a giugno.

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