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Al Khelaifi indagato per complicità di abuso di potere, il Qatar minaccia di ritirare gli investimenti dalla Francia

L’indagine riguarda un possibile tentativo di Lagardère, nel 2018, di cambiare a suo favore un voto chiave dell’azionista del fondo qatariota del suo gruppo.

Al Khelaifi indagato per complicità di abuso di potere, il Qatar minaccia di ritirare gli investimenti dalla Francia
Parigi (Francia) 11/08/2021 - conferenza stampa presentazione Lionel Messi/Image Sport nella foto: Nasser Al Khelaifi

Nasser Al Khelaifi, presidente del Psg, è nuovamente indagato. Stavolta, è sotto inchiesta per complicità di abuso di potere, nel tentativo di Arnaud Lagardère di far modificare a suo favore un voto chiave del fondo qatariota azionista del suo gruppo, nel 2018.

Al Khelaifi indagato per complicità di abuso di potere

Come riportato da Le Parisien:

Al-Khelaifi è stato incriminato il 5 febbraio per complicità in abuso di potere nell’inchiesta su un possibile tentativo di Arnaud Lagardère nel 2018 di cambiare a suo favore un voto chiave dell’azionista del fondo del Qatar del suo gruppo. Una fonte giudiziaria ha confermato questa accusa per complicità nell’acquisto di voti e violazione della libertà di voto, nonché per complicità nell’abuso di potere. La giustizia si chiede se Al-Khelaifi non abbia usato la sua influenza affinché il fondo sovrano dell’emirato (Qia, Qatar Investment Authority), all’epoca azionista di maggioranza del gruppo, cambiasse posizione nel 2018 in una lite interna sulla governance del gruppo Lagardère, in cambio di un risarcimento.

Il signor Lagardère è sospettato di aver utilizzato fraudolentemente per diversi anni, per la somma totale di 125 milioni di euro, fondi delle società Lagardère Sas e Lagardère Capital – Management (Lcm) per finanziare spese personali. Inoltre, nel 2018 il gruppo qatariota era nel bel mezzo di una lotta al potere tra Vincent Bolloré, alleato di Amber Capital, e Bernard Arnault, Ceo di Lvmh (proprietario del gruppo Les Échos – Le Parisien), che ha sostenuto Arnaud Lagardère. Il 24 aprile 2018, la Qatar Holding Llc, filiale del fondo Qia e principale azionista, era a favore di Amber Capital. Lagardère e i suoi collaboratori più stretti si misero in contatto anche con Nasser Al-Khelaifi, e cinque giorni dopo la prima votazione, il fondo sovrano cambiò posizione e decise a favore di Lagardère. Pochi mesi dopo, un diplomatico britannico-marocchino che operava a Doha, Jamal Benomar, è stato nominato nel consiglio di sorveglianza e presentato come “membro indipendente”, una possibile controparte secondo i magistrati inquirenti.

Una fonte vicina al governo di Doha ha parlato a Rmc Sport:

«Ne abbiamo abbastanza di questi abusi, con false accuse, ricatti, critiche quotidiane, lamentele per incompetenze altrui. Ogni problema è colpa del Qatar». Da qui, ne scaturisce la minaccia (seppur velata) di ritirare ogni investimento dalla Francia. 

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