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Anguissa e McTominay, la brillantezza perduta (Gazzetta)

Ogni tanto avvertono il senso della fatica, e si vede, praticamente non hanno riposato mai

Anguissa e McTominay, la brillantezza perduta (Gazzetta)
Cm Bergamo 18/01/2025 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Frank Anguissa

Anguissa e McTominay, la brillantezza perduta (Gazzetta)

Scrive la Gazzetta dello Sport con Antonio Giordano:

adesso, va inseguita quel pizzico di brillantezza perduta, soprattutto in Anguissa e McTominay, che ogni tanto avvertono il senso della fatica — e si vede — e che praticamente non hanno riposato mai, avanti e indietro tra le linee, interdizione ma non solo, poi anche i gol, certo, neanche pochi (undici in due) e comunque una pesantezza palpabile. 

Il Napoli non ha nessuno per far rifiatare Anguissa e McTominay (Gazzetta del 5 febbraio)

Il Napoli si è accorto che a centrocampo è piuttosto corto. Mancano gli uomini, i sostituti di Anguissa e McTominay. Lo scrive Antonio Giordano sulla Gazzetta.

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Di seguito quanto scrive Giordano:

C’è un problema, Houston, in questo Napoli che fila dritto verso un sogno e che però, gratta-gratta, s’accorge di essere improvvisamente sottodimensionato: perché là in mezzo, dove si racconta si nasconda la verità, anche Scott McTominay non ha un omologo o un alter-ego e da quando è entrato in campo (seconda giornata, a Cagliari) gli è stato rigorosamente proibito uscirne: c“.

Anche ad Anguissa tocca la stessa sorte. “23 partite, uscendo dal campo solo in 3 circostanze, fanno 2043’ (recuperi esclusi) e con 5 gol e 4 assist”.

Il Napoli si è accorto, ma da un bel po’, che i suoi conti non tornano, persino nel gioco delle coppie. Frank & Scott hanno dovuto sfangarsela da soli”.

Il jolly Raspadori e il suo ruolo

Via Folorunsho, Zerbin, pure Gaetano. Gennaio ha portato Billing e Conte ha tirato fuori un esperimento già tentato a Napoli. Raspadori mezzala.

E adesso? Quindici partite alla fine e il vuoto rimane, anche se Billing ormai si porta una ventina di giorni di lezioni con sé e magari riesce ad afferrare il senso autentico della competizione; e poi c’è Gilmour, magari ci scappa di non considerarlo solo un classico playmaker o anche no; e infine rimane Raspadori, che a destra è chiuso da Politano e Ngonge, a sinistra sa di avere Neres e ora Okafor, mentre in mezzo all’area sembra stabilito che se la giochino Lukaku con Simeone: non gli resta che inventarsi jolly – magari in attesa che torni il mercato e il “maestro”, De Zerbi, ricominci a corteggiarlo come ha fatto in questi ultimi trenta giorni“.

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