Classe 2001 (come Jannik), ha sconfitto Medvedev e Tsitsipas, in semifinale dovrà affrontare De Minaur: «Il mio coach mi ha sempre detto di essere più libero e pensare poco».
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A star is born? Mattia Bellucci, classe 2001 (stessa età di Sinner), ha battuto agli ottavi e ai quarti dell’Atp 500 di Rotterdam rispettivamente Medvedev e Tsitsipas. Ora in semifinale dovrà affrontare l’australiano De Minaur.
Bellucci batteva Sinner nei tornei giovanili, ora è in semifinale a Rotterdam
Dopo la vittoria contro il tennista greco, ha dichiarato:
«Ho lavorato tanto in questi anni, anche durante le partite, con il mio coach. Mi diceva di essere più libero e pensare poco, ora sta funzionando. Sto affrontando avversari incredibili, non sempre mi sento all’altezza. L’obiettivo è andare avanti e fare sempre un passo in avanti. La classifica? Non sto pensando a quello o al prize-money, per me è importante giocare e migliorare».
Al momento è il numero 92 dei migliori tennisti al mondo.
Nei tornei giovanili, ha battuto il numero 1 Jannik Sinner nell’Under 11 (agosto 2012) e Under 14 (aprile 2014).
Lo scorso maggio sfiorò l’impresa contro Tiafoe al primo turno al Roland Garros, così come contro Shelton a Wimbledon.
Tennista mancino, conta 3 vittorie in Challenger.
Prima di Sinner, il tennis italiano si era già messo in moto grazie alla sapienza di Umberto Rianna
Scrive il CorSera:
Le domande degli stranieri sul sistema-italia. Qual è il vostro segreto? Praticanti, campi, tornei sul territorio, piccoli e grandi, un settore tecnico preparato e un ottimo dialogo tra privato (i team dei top player) e pubblico (la Fitp), affidato alla sapienza di Umberto Rianna, anello di congiunzione. Oggi il motore è Sinner ma il circolo virtuoso si era già messo in moto prima che esplodesse il talento generazionale — questo è Jannik —, capace di impattare sport, costume e società (su Raidue, domenica per la finale di Davis, sfiorati i 4 milioni di telespettatori).
“Umberto Rianna, responsabile del progetto over 18, figura di consulente, di consigliere, che integra e valorizza il lavoro dei team privati. Ha collaborato con Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e i loro vecchi coach, Vincenzo Santopadre e “Gipo” Arbino“.