“Ci sono due modi per intervistarlo: Cristiano vuole venderci qualcosa e chiede le domande in anticipo, oppure l’intervistatore lo contraddice quando Cristiano critica se stesso”
![Che imbarazzo Ronaldo che si ostina a dirci che lui è il migliore, è sgradevole (El Paìs) Che imbarazzo Ronaldo che si ostina a dirci che lui è il migliore, è sgradevole (El Paìs)](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2024/07/Image_Photo790588.jpg)
“Il fatto che Cristiano Ronaldo non frequenti i giornalisti se non per includerli nella sua famiglia mi ricorda il rapporto agitato e ostile di Luis Enrique con la stampa, con la quale è sempre in disaccordo finché all’improvviso non piazza delle telecamere nel suo spogliatoio e lascia che registrino le sue conversazioni più private”. Ma, scrive Manuel Jabois su El Paìs riferendosi alla lunghissima e spettacolare intervista a Cristiano Ronaldo su La Sexta, “Cristiano fa sempre un titolo, un ottimo titolo, e poi più niente, il solito boccone delle superstar che non si permettono di tralasciare un capello”.
E insomma, scrive, “ci sono due modi per intervistarlo: Cristiano vuole venderci qualcosa e chiede domande in anticipo, oppure l’intervistatore lo contraddice quando Cristiano critica se stesso”.
“Particolarmente rivelatore è il suo giudizio su Mbappé (“Non sa giocare da attaccante. Se fosse al Madrid gli insegnerei a giocare come Cristiano, perché anch’io ho dovuto imparare”), la sua ossessione malsana quando non segnava (restava in piedi per ore a punirsi, ripassando il tiro sbagliato fino alla follia) o il suo addio al Madrid”.
“In realtà, tutte le risposte (è il miglior giocatore della storia, “Sono il giocatore più completo che sia mai esistito: gioco bene di testa, tiro bene le punizioni, sono veloce, sono forte, salto tanto. Non ho mai visto nessuno più bravo di me”), il campionato arabo è meglio di quello americano – come messaggio a Messi) sono dirette alla spiacevole questione che Cristiano Ronaldo ha tra le mani da decenni: se stesso, la costruzione di un mito. E credo – scusate, forse sono stato contagiato dal personaggio – che “sgradevole” sia un aggettivo pertinente. Provoca sempre imbarazzo oppure semplicemente si preferisce distogliere lo sguardo ascoltando qualcuno che parla di sé in quei termini”.