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Conte elogia i calciatori: «Se il Napoli è primo è solo grazie a loro, e a nessun altro». Ad Adl fischiano le orecchie

«Gli attacchi ai calciatori sono ingiusti e disonesti. Siamo primi per il loro senso d’appartenenza». Quel nessun altro ripetuto più volte

Conte elogia i calciatori: «Se il Napoli è primo è solo grazie a loro, e a nessun altro». Ad Adl fischiano le orecchie
Napoli's Italian coach Antonio Conte (C) talks with his players during the Italian Serie A football match between Atalanta and Napoli at Gewiss stadium in Bergamo on January 18, 2025. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha elogiato in conferenza stampa il lavoro fatto dai calciatori del Napoli finora, nonostante le difficoltà di infortuni e di mercato capitate. Ha sottolineato più volte: «Se siamo primi, è merito loro e di nessun altro». Di nessun altro. Il riferimento era fin troppo chiaro anche se ha aggiunto: «Non è grazie a me, ma a loro. E a nessun altro».

Conte: «Se il Napoli è primo è solo grazie ai giocatori, non a me. Sono delle spugne»

«Il gruppo di calciatori ha sposato fin da subito il verbo lavorare ed è quello che oggi ci porta ad avere una bellissima classifica, nonostante ci siano state o ci saranno situazioni dove dovremo sopperire alle difficoltà. Però dobbiamo cercare di trovare sempre una soluzione, questo è quello che insegno ai ragazzi. Nonostante in sette mesi abbia dovuto cambiare tre sistemi di gioco dovuti a difficoltà di percorso, il merito va ai calciatori che sono delle spugne».

Ha poi aggiunto:

«La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Bisogna avere mente fredda e saper comandare la nave fin dove deve andare, quindi imparare come agire nelle varie situazioni. La nave è in viaggio, ora dobbiamo vedere il porto dove attraccare sani e salvi e possibilmente con quello che ci saremmo meritati di raggiungere. Una volta arrivati, ci si chiarisce su cosa migliorare; ora bisogna andare fino in fondo, sapendo di contare su un equipaggio che trovo eccezionale. Se siamo primi bisogna dire solo grazie ai calciatori per quello che fanno e il senso d’appartenenza che dimostrano per il Napoli. Se sento qualche attacco su di loro, lo trovo ingiusto e disonesto; teniamoceli stretti perché se siamo lì è grazie ai ragazzi. Non a me, a loro. Solo grazie a loro e a nessun altro». Ad Aurelio De Laurentiis saranno fischiate le orecchie.

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