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Conte: «Che facevamo a gennaio, vendevamo pure Raspadori?» Frecciata a Inzaghi sul Var

«Qualcuno diceva che parlavo per me e poi si è lamentato. Anche i media hanno parlato dopo del Var. Se siamo lì, è solo merito dei calciatori e di nessun altro»

Conte: «Che facevamo a gennaio, vendevamo pure Raspadori?» Frecciata a Inzaghi sul Var
Ni Napoli 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa per presentare il match contro la Lazio, previsto per domani alle ore 18.

Conta più la sensazione del primo posto o gli effetti di una serie di incidenti che pesano?

«Quello che conta è il lavoro fatto, perché hai un gruppo di calciatori che hanno sposato fin da subito il verbo lavorare ed è quello che oggi ci porta ad avere una bellissima classifica, nonostante ci siano state o ci saranno situazioni dove dovremo sopperire alle difficoltà. Però dobbiamo cercare di trovare sempre una soluzione, questo è quello che insegno ai ragazzi. Nonostante in sette mesi abbia dovuto cambiare tre sistemi di gioco dovuti a difficoltà di percorso, il merito va ai calciatori che sono delle spugne».

Cose tattiche diverse con la Lazio:

«Ci sono situazioni tangibili che non possiamo far finta di non vedere, ci sono infortuni ed è inevitabile che bisogna ora sfruttare al massimo le qualità dei calciatori. Non chiederò di far fare ad alcuni cose che non hanno mai fatto o cose che non fanno da tanto tempo. Ci saranno opportunità anche per chi fino ad ora non ha avuto grande soddisfazioni, ma che ha contribuito in maniera importante ai punti in classifica. Cercheremo di trovare il miglior vestito, non snaturando le caratteristiche dei calciatori».

Poco minutaggio di Raspadori:

«E’ inevitabile che durante l’anno ci siano calciatori che hanno più possibilità, quando le cose vanno bene, ho confermato lo stesso undici titolare e cercare poi la giusta sostituzione di volta in volta. E’ una grande opportunità per tutti, io credo tantissimo in loro, non devono demoralizzarsi se trovano voti cattivi sulle pagelle dei quotidiani; quello che conta è quello che penso io di loro e so che loro mi possono dare tanto. Se toccherà a Jack domani, darà del suo meglio».

Per Raspadori una posizione più centrale è più congeniale?

«Che facevamo, a gennaio vendevamo anche Raspadori?  Non lo so, dovevamo pur finire il campionato. Mi sono espresso nei suoi confronti anche molto tempo prima del mercato, i calciatori bravi possibilmente provo a tenerli. Chi è subentrato per infortuni ha fatto sempre benissimo, mi ricordo tutte le perplessità che c’erano nei confronti di Juan Jesus, sembrava dovessi far giocare l’ultimo d’Italia. I calciatori vanno allenati e istruiti bene, dando loro le giuste istruzioni».

Polemica Var:

«Del Var ho già detto ciò che dovevo dire, sono anche stato attaccato duramente. Sono stato il primo a parlarne, ho detto che “noi allenatori” e poi mi sono accorto che alcuni hanno detto “no, lui sta parlando per se”, quando poi ho visto che si son lamentati anche loro. Forse il noi era giusto. Non voglio rientrare in alcune discussioni, sarebbe stupido, ciò che avevo da dire l’ho detto, mi fa sorridere che tanti poi siano venuti sulla mia stessa linea quando sono stati toccati personalmente. Anche tanti media quando hanno toccato alcune squadre, si sono schierati. Quando ho parlato io invece… non ho visto tutta questa solidarietà. Fa capire la discrepanza a Napoli…».

Come sta seguendo il percorso la Lazio?

«Ci ha battuto una squadra forte, il quarto posto lo conferma. E’ una squadra costruita bene, sta confermando quanto di buono avevano fatto vedere nelle due partite contro di noi. Domani è un’altra partita, la affrontiamo con i nostri mezzi, avendola preparata nella giusta maniera. Abbiamo fiducia in noi, sapendo che affrontiamo una squadra forte in trasferta».

Il volantino delle due curve che difende la squadra, a discapito di chi critica:

«Se andate a ritroso, in tempi non sospetti, ho parlato di compattezza d’ambiente che non vedo. Mi dispiace che le cose che dico poi vengano cancellate, ho già risposto a queste situazioni. In conferenza do imput e dico delle cose che mi dispiace che non vengano colte o si fa finta di non capirle. Mi dispiace non sia cambiato niente, o ti mangi la minestra, o ti butti dalla finestra».

A cosa si riferisce sulle critiche?

«Dopo 2-3 mesi parlavo di mancanza di compattezza ambientale. Io sul Napoli non la vedo, adesso dobbiamo tornarci di nuovo come la polemica sul Var?! Se mi chiedete ancora queste cose, significa che c’è qualcosa che non va».

Divieto ai tifosi:

«Lo trovo assurdo. Capisco le regole, ma vietare 8 trasferte consecutive mi sembra una cosa assurda e unica in Italia. Chiedo equità di valutazioni e provvedimenti, altrimenti si rischia sempre di dare gli schiaffi allo stesso perché ha la nomea di essere un po’ più discolo degli altri. E’ assurdo andare in trasferta senza i tifosi residenti a Napoli, ma per fortuna abbiamo tifosi dappertutto che ci fanno sentire la vicinanza».

Si sente ancora di rappresentare il garante del club e dare il massimo per raggiungere il meglio possibile?

«La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Bisogna avere mente fredda e saper comandare la nave dove deve andare, quindi come agire nelle varie situazioni. La nave è in viaggio, ora dobbiamo vedere il porto dove attraccare sani e salvi e possibilmente con quello che ci saremmo meritati di raggiungere. Una volta arrivati, ci si chiarisce su cosa migliorare; ora bisogna andare fino in fondo, sapendo di contare su un equipaggio che trovo eccezionale. Se siamo primi bisogna dire solo grazie ai calciatori per quello che fanno e il senso d’appartenenza che dimostrano per il Napoli. Se sento qualche attacco su di loro, sono ingiusti e disonesti; teniamoceli stretti perché se siamo lì è grazie ai ragazzi. Non a me, a loro. Solo grazie a loro e a nessun altro». Qui il riferimento alla società e a De Laurentiis ci pare tutt’altro che casuale.

Che Lazio si aspetta?

«Affronteremo una squadra forte. La prima sconfitta non è stata una meteora, hanno vinto due volte. Sappiamo di affrontare una partita tosta, difficile, l’Olimpico è un campo tosto. Ma anche noi abbiamo dimostrato di essere tosti in qualsiasi situazione, presenza o non presenza di qualcuno. Chi ci ha affrontato sa che siamo pronti a tutto».

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