A Dazn: «Dispiace per il secondo pareggio al 90esimo ma vanno presi come risultati positivi. Sappiamo il lavoro che stiamo facendo»
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Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, è intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il pareggio contro la Lazio per 2-2
Le parole di Conte
In difficoltà sui cambi?
«Se andiamo a guardare in maniera analitica la situazione è questa, diciamo che il primo cambio l’abbiamo fatto con Buongiorno che rientrava dopo due messi e mezzo. Abbiamo dato un segnale che la partita la volevamo vincere mettendo Politano d’esterno. Quando mi ha chiesto il cambio Mazzocchi è stato un problema, l’unica cosa che potevo fare era far entrare Rafa Marin, che ha fatto un’ottima partita d’esordio, e spostare Giovanni e messo Politano a sinistra che non è il posto suo. Dispiace perché sono 4 punti nelle ultime due trasferte all’Olimpico e l’avevo detto anche in conferenza che saremo stati duri perché è una squadra che ha dei valori. Siamo duri a morire. Dispiace perché è la seconda volta che pareggiamo quasi al 90esimo»
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Soddisfatto della prestazione? Mi è piaciuta l’interpretazione dell’attacco
«Io quello che dico sempre è che dobbiamo essere bravi senza snaturare le caratteristiche dei nostri giocatori. I ragazzi di centrocampo li avevamo e Anguissa e McTominay sono degli assaltatori e non dei costruttori per cui tenerli in una posizione più alta ci consentiva anche di essere pericolosi. Jack è un ragazzo che ha qualità sia come seconda punta che come rifinitore. Questo era il piano che è stato ben interpretato dati ragazzi, ripeto io non posso chiedere di più da questi ragazzi. Non ci lamentiamo, non diciamo niente, scendiamo in campo e facciamo la nostra partita».
È il terzo pareggio da situazione di vantaggio possono avere una ripercussione psicologica?
«Considerando che due dei tre sono arrivati all’Olimpico contro Roma e Lazio, vanno presi come risultati positivi per noi perché non dobbiamo mai dimenticare da dove è partita questa squadra. Oggi potevamo uscirne più contenti, ma sappiamo benissimo che il calcio è questo, noi cerchiamo di fare il massimo non facendoci contagiare da aspetti emotivi. Sappiamo il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo».