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Conte sui gol subiti: «Basta fare un gol più degli altri»

Il tecnico del Napoli ha risposto ad una domanda sul fatto che, pur avendo una delle migliori difese del campionato, ultimamente prendono gol ripetutamente

Conte sui gol subiti: «Basta fare un gol più degli altri»

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha toccato tanti temi nella conferenza di presentazione della sfida di domani contro il Como. Tra i tanti uno semplice ed elementare che l’allenatore ha voluto sottolineare

Il vostro punto di forza è la difesa, nelle ultime 5 gare avete subito sempre un gol.

«Parto dal presupposto che fare un gol più degli altri e subirne uno in meno, cioè fare un gol più degli altri è la via che preferire, è la via che preferirei. Lavoriamo sempre sull’equilibrio tra fase offensiva e difensiva, poi ci sta che prendi gol in alcune partite».

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«La mia storia è questa, però mi piacerebbe in futuro sedermi in pole position e iniziare la corsa in pole, sarebbe anche curioso per me capire che significa iniziare un percorso con i più forti. Mi è capitato che siamo diventati i più forti, ma sarebbe carino partire con una squadra che ha vinto. Noi siamo come gestori di fondi, ci viene dato un patrimonio e se ha fine hanno rimane lo stesso non abbiamo fatto danni, se è più corposo significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro».

Sul cambio modulo?

«Per tutte le situazioni richiedono tempo per trovare automatismi. Noi cerchiamo di trovare il sistema di gioco più adatto per il momento che attraversiamo che è dovuto a infortuni, a recuperi e alle caratteristiche dei calciatori. Bisogna essere bravi a non snaturare le caratteristiche dei calciatori».

Tre pareggi diversi, cos’hanno lasciato alla squadra?

«Noi vogliamo sempre i tre punti, a volte ti possono rubare l’idea, c’è l’avversario, nessun avversario ha voglia di fare da sparring partner. C’è un percorso, questo campionato è un percorso, nelle ultime 3 erano due trasferte con Roma e Lazio, campi ostici, nelle ultime non aveva vinto con la Lazio. Ci sono gli avversari».

Se dovesse individuare una dote che è riuscito a innescare al Napoli?

« Una dote da esaltare è la disponibilità di questi ragazzi. La resilienza è molto importante perché fa parte di un proprio percorso di vita, se hai avuto un percorso di infanzia dove hai dovuto lottare per qualsiasi cosa, anche per un jeans nuovo, sei cresciuto e hai sviluppato resilienza. Tutte le squadre vincenti sviluppano resilienza».

Giudizio su italiane in Champions e sulle voci che l’anno prossimo non allenerà il Napoli?

«Non ha senso oggi fare delle valutazioni sugli altri, sia se parlano sia sui risultati di altre squadre, lo reputo irrispettoso, non mi piacerebbe se lo facessero con me. Noi dobbiamo continuare a lavorare e crescere se c’è la possibilità di crescere e poi vediamo»

 

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