Si torna al passato. Un marchio registrato, un pezzo del Dna del passato (vincente) di un allenatore che gioca con i moduli e i numeri
Conte torna al 3-5-2 con Raspadori accanto a Lukaku (Corsport)
Scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
Nel primo momento di autentica difficoltà, con gli uomini contati e una voragine a sinistra per un’incredibile serie ravvicinata di coltellate della malasorte, Antonio attinge da Conte: senza Olivera, Spinazzola e soprattutto Neres è possibile la virata al 3-5-2 in vista della partita in programma domani alle 18 all’Olimpico con la Lazio. Un marchio registrato, un pezzo del Dna del passato (vincente) di un allenatore che gioca con i moduli e i numeri, plasmando la linea difensiva e l’attacco a immagine e somiglianza di momenti e necessità. La prima mossa accreditata: Raspadori al fianco di Lukaku modello Inter 2019-2021, replicando con le dovute proporzioni legate a epoche e uomini la coppia Lautaro-Rom. Giusto un riferimento, tanto per capirci.
Conte: «Non posso chiedere di più ai ragazzi, altrimenti si rischia di mandare la macchina fuori giri»
Nel corso della conferenza stampa dopo il pareggio contro l’Udinese al Maradona, Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato dei suoi ragazzi, elogiandoli ancora una volta e stemperando eventuali tragedie per un pareggio.
«Il gol lo abbiamo preso nel secondo tempo e invece con al Roma al 93esimo. Die partite diverse perché questa è stata una aprite fisica, loro ci hanno impegnato tanto. Abbiamo pressato per 95 minuti esponendoci alle ripartenze perché avevano Lucca. Ma se vuoi pressare e rientrare qualcosa dal punto di vista fisico lo paghi. La nostra idea è di mettere pressione all’avversario. Penso che meritassimo un po’ di più noi vedendo anche le statistiche, ma ci sta, fidatevi. Questi ragazzi stanno facendo qualcosa di importante e non gli posso chiedere di più perché altrimenti si rischia di mandare la macchina fuori giri e di rompere il motore. Se qualcuno rimane deluso per un pareggio dopo sette vittorie e due pareggi, non è un problema mio».