Al podcast di Rio Ferdinand: «Non pensavo che Vinicius così forte. Hazard lo disse subito: “Aspetta qualche anno e vedrai”

Thibaut Courtois, portiere del Real Madrid, è stato ospite nel podcast di Rio Ferdinand in cui ha parlato del tema del razzismo e di Vinicius spesso vittima di questa infamia. Nell’ultimo episodio di “Rio Ferdinand Presents”, il portiere ha infatti ammesso che «non è facile per lui andare in tutti gli stadi», soprattutto per gente come Vinicius.
«Se vieni a una delle nostre partite in trasferta, fin dal primo minuto lo fischiano, gli urlano contro, cercano di distrarlo, di farlo arrabbiare, ma penso che abbia imparato a conviverci. Come hanno dovuto fare Cristiano Ronaldo e Messi, perché un difensore intelligente cercherà sempre di dargli fastidio».
Courtois: «Ci deve essere tolleranza zero per il razzismo»
Il portiere della nazionale belga continua:
«Mi piace una bella atmosfera in uno stadio e mi piace quando c’è una grande rivalità, ma se si potesse sentire quello che a volte ci dicono in alcuni stadi… È incredibile». «A volte si esagera. Non sto dicendo che dovremmo fare come nella Nba, ma ci deve essere tolleranza zero per il razzismo e penso che a volte avremmo potuto reagire con più vigore in campo quando sono successe delle cose, come a Valencia».
Nessun dubbio sulle doti tecnico di Vinicius che hanno comunque sorpreso lo stesso Courtois:
«Sapevo che Vinicius sarebbe stato forte, ma non pensavo che sarebbe stato così forte. L’unico che mi ha detto: “Aspetta qualche anno e vedrai”, era… Eden Hazard. Me l’ha detto appena l’ha visto. Sentiva che aveva qualcosa di speciale».
Ancelotti: «È difficile essere Vinicius, sopportare gli insulti. Non doveva essere espulso contro il Valencia»
Il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti in conferenza stampa alla vigilia della partita di Coppa del Re contro la Deportiva Minera.
Quanto è difficile essere Vinicius?
«E’ difficile sopportare tutto ciò che accade, gli insulti… Ma sta cercando di migliorare. È ovviamente triste per il rosso, si è scusato, ma dobbiamo guardare avanti».
Cosa pensi dei gesti di Vinicius verso gli spalti?
«Penso che abbia migliorato molto il suo atteggiamento. Può continuare a migliorare, ma nessuno è perfetto. È migliorato così tanto che è il miglior giocatore del mondo».