“Non si tratta di una preoccupazione sociale e crudelmente estetica, solitamente mascherata da preoccupazione per la salute, bensì professionale”
Lo scambio tra Luka Doncic e Antony Davis, tra Dallas e Los Angeles, è pesante, pesantissimo. E il Paìs si sofferma su un argomento laterale, che riguarda soprattutto Doncic: il suo basculante e molto dibattuto peso forma (“forma, secondo un eufemismo politicamente più cauto”, scrive il giornale spagnolo).
E’ un tema delicato, quello del peso degli atleti. “Non si tratta di una preoccupazione sociale e crudelmente estetica, solitamente mascherata da preoccupazione per la salute, bensì professionale: il compito di Doncic è essere in forma, ma in quale forma? Tra le motivazioni – ce ne sono sicuramente altre di maggiore importanza – che la stampa specializzata adduce per giustificare il suo passaggio dai Dallas Mavericks ai Lakers, c’è quella della sua apparentemente scarsa disciplina alimentare, che è un eufemismo ancora più calzante per definire il suo peso. Tuttavia, c’è sempre una certa modestia nel giornalismo quando si tratta di parlare di aumento o perdita di peso negli atleti d’élite. Può trattarsi di un pudore causato dalla ferocia dei social media, dove gli utenti distruggono chi ingrassa o perde definizione (nel 2020, Doncic aveva già avvertito di non essere mai stato particolarmente muscoloso) o può anche essere che non venga capito”.
“Ma è necessario parlarne, senza dubbio. A volte Doncic ingrassa e perde un numero di chili insolito per una star d’élite, e sarebbe comprensibile se questa fosse una notizia più importante di quanto non sia. Ma la domanda interessante è come questo influisce sul gioco di Doncic, quanto guadagna e quanto perde con un certo peso, e se le cose pazze che fa in campo, il basket che lo ha portato al top, sono influenzate e in quale misura dipende dalla forma”.