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Federico Ferri (direttore Sky Sport): «forte bocciatura del progetto Juventus, colpisce il silenzio della società»

Durissimo commento: «In una settimana fuori da Champions e Coppa Italia. Vanno presi provvedimenti di emergenza, in società c’è un certo Chiellini»

Federico Ferri (direttore Sky Sport): «forte bocciatura del progetto Juventus, colpisce il silenzio della società»
Db Torino 19/10/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Federico Ferri, direttore di Sky Sport, durissimo sulla Juventus e con la società:

«Anche il secondo tempo è stati pari se non peggio del primo. Abbiamo sentito Perin, abbiamo Thiago Motta, È la seconda eliminazione nel giro di una settimana (dopo quella in Champions), non abbiamo ancora sentito una voce della società. Questo stride rispetto a quello che abbiamo visto in altre situazioni analoghe penso ad esempio a quanto accaduto di recente al Milan o allo stesso Empoli un paio di settimane fa. Questa sera Thiago Motta si è assunto delle responsabilità ma lo ha fatto da solo. Sarebbe scorretto dire “è stato lasciato solo” ma era solo. Non so è stato lasciato ma era solo. Non sentire una voce della società anche dopo una partita come questa ci pone un punto di domanda».

Federico Ferri:

«Non dico che lo lascino solo apposta perché si prenda lui le responsabilità o che ci sia qualcosa dietro. Di sicuro in questo momento mi pare che sia un allenatore che deve fare qualcosa, deve dire qualcosa, smuovere in qualche modo la squadra ma certamente lo fa essendo l’unico a metterci la faccia. In una situazione in cui sappiamo è stato scelto, voluto, non devo neanche dire che è stato difeso perché non è stato mai messo in discussione. Certamente dopo sette giorni del genere, dopo quello che è accaduto, una voce della società credo che sia necessaria a questo punto e mi viene anche da pensare se certamente non è a rischio la posizione di Thiago, almeno a mezzanotte, per la prossima stagione dei dubbi, vedendo questa Juve e tutto quel che c’è attorno a questa Juve, dei dubbi vengono e non pochi».

Ancora il direttore Ferri:

«Nel progetto Thiago Motta e nel progetto Juventus sono clamorosamente mancati, contro una squadra composta quasi da tutti Primavera, giocatori come Koopmeiners forse alla peggiore prestazione con la maglia della Juventus, abbiamo visto un Nico Gonzalez che ha mancato palle gol clamorose, ha perso palle clamorose, non ha cambiato la partita Conceiçao, non l’ha cambiata Cambiaso. Thiago Motta ha parlato di passaggi al portiere (dieci nel primo tempo) e da questo punto di vista questa sera c’è stata una forte bocciatura di questo progetto Juventus, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento, è stato lo stesso Thiago Motta a dire “abbiamo toccato il fondo”. Poi per me c’è anche un aspetto tecnico ma restiamo all’atteggiamento».

Ancora Ferri (che ricorda anche le quattro vittorie consecutive in campionato):

«Per la prima volta Thiago a livello di comunicazione ha creato un livello di rottura forte con i giocatori, li ha messi di fronte alle proprie responsabilità con parole durissime. Mi domando se ci sia anche un problema di spogliatoio, di rapporti che abbiamo raccontato essere tesi? Poi c’è la frase “c’è qualcuno che pretende senza dare”. Le parole certificano la difficoltà in senso alla squadra? (È la domanda che pone all’inviato Guardalà)».

La domanda che ci si pone in studio: Questi giocatori che sono stati presi erano quelli che servivano?

Ancora Federico Ferri:

«C’è l’obbligo tassativo di arrivare quarti. La Juventus può anche guardare più in alto del quarto posto. Da qui in avanti gli alibi sono finiti. È una squadra che dimostra una sorta di rassegnazione alla sconfitta, anche per questo le parole di Motta sono particolarmente dure e ben diverse da quelle post eliminazione in Champions quando c’era stata una quasi smentita delle parole di Locatelli che aveva detto “abbiamo buttato via tutto”. Dopo l’eliminazione in Champions c’è stato silenzio nello spogliatoio, silenzio in albergo, silenzio nel volo di ritorno. Mi pare che uno dei temi che si può porre per il futuro immediato della Juventus sia la mancanza di leader nella squadra dei tanti capitani. Non c’è un leader. Stasera si è assunto questa responsabilità l’allenatore e registriamo anche la mancanza di una parola forte della società. Non so chi possa essere ma certamente ci sono figure autorevoli, forti, preparate, competenti come quella del ds Giuntoli, dell’ad Scanavino e aggiungo che, visto che questa è certamente una situazione di emergenza, vanno presi provvedimenti di emergenza, ricordo che nella Juventus c’è anche un certo Giorgio Chiellini. Da questo punto di vista va affrontata una crisi a tutti gli effetti. Perché questa è una crisi se la squadra non saprà confermare in campionato quanto di buono fatto nelle ultime giornate».

«Da domani (oggi, ndr) seguiremo minuto per minuto quello che sta accadendo e se questo silenzio della società cela qualche riflessione in corso. Non ci risulta in questo momento che la posizione di Thiago Motta si in bilico ma vedremo sin da domani mattina presto».

 

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