In coppia con Lukaku e con la libertà di muoversi su tutto il fronte. Un gol da attaccante vero e sul secondo si è fatto trovare al posto giusto

Il Corriere dello Sport elogia la prestazione di Raspadori nel pareggio per 2-2 tra Lazio e Napoli. Finalmente schierato da attaccante (seconda punta), Jack ha inciso come ci si aspettava.
Un gol da centravanti e un altro “propiziato”
Scrive il Corriere dello Sport:
Un gol, un altro propiziato e una partita nel complesso da gigante. Così Raspadori ha attenuato per una serata il rammarico per l’addio di Kvaratskhelia, l’infortunio di Neres e l’emergenza in attacco. È stato sufficiente metterlo in campo dal primo minuto, come non succedeva dal 31 agosto con il Parma alla terza giornata. E, soprattutto, è stato sufficiente farlo giocare nel suo ruolo. Stavolta non ci sono stati compromessi, Jack è stato messo nelle condizioni di giocare come sa, in coppia con Lukaku e con la libertà di muoversi su tutto il fronte d’attacco.
Il primo è “un gol da attaccante vero (era dal 4 novembre 2023 con la Salernitana all’Arechi che non segnava partendo da titolare), il secondo della sua stagione (terzo considerando pure quello alla Francia con la maglia della Nazionale) dopo il centro da tre punti con il Venezia del 29 dicembre scorso. Nella ripresa, poi, è da una sua conclusione di destro che è nata la carambola che ha portato al goffo autogol di Marusic. In questo caso ci si è messa anche un po’ di fortuna, è chiaro, ma lui ha il merito di essersi fatto trovare al posto giusto“.
Il senso di Raspadori per il gol: ha il tiro (destro e sinistro) e capisce prima degli altri dove finirà il pallone
Con l’infortunio di Neres e il possibile passaggio al 3-5-2 nelle gare contro Lazio, Como e Inter, è impossibile che non riemerga il tema Raspadori. Il calciatore vintage che potrebbe sorprendere. Non dispiace affatto l’idea di affiancarlo a Lukaku, di avvicinarlo alla porta per calciare (che poi è quello che gli riesce meglio). Raspadori ha 25 anni (li compirà in questi giorni, il 18 febbraio) ed è senza dubbio un attaccante. Lo dimostrano i gol segnati col Napoli. Non il numero – non sono tanti – ma la qualità: di inserimento o di tecnica o di balistica. E poi ci mette quel suo sembrare un veterano, un uomo spogliatoio con quel fare un po’ retrò. Quell’animo gentile. In campionato fin qui ne ha segnati otto in due stagioni e mezza.