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Gasperini e Percassi: dopo nove anni di plusvalenze, frecciate, litigi, il rapporto si è logorato (Libero)

Caldara a Gagliardini, da Gosens a Hojlund fino al più recente Koopmeiners: calciatori normali che solo con Gasperini si sono trasformati

Gasperini e Percassi: dopo nove anni di plusvalenze, frecciate, litigi, il rapporto si è logorato (Libero)
Db Bergamo 24/04/2024 - Coppa Italia / Atalanta-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini

Gasperini e Percassi: dopo nove anni di plusvalenze, frecciate, litigi, il rapporto si è logorato (Libero)

L’addio di Gasperini all’Atalanta ha finalmente svegliato i giornali nazionali che da mesi cercavano di nascondere la notizia. Adesso, ad annuncio avvenuto, possiamo leggere del rapporto logoro tra la famiglia Percassi e l’allenatore tanto bravo quanto brontolone. Quindi molto brontolone.

Scrive Libero con Alessandro Dall’Orto:

Gasp ha portato Bergamo nell’élite del football tra imprese storiche e partite epiche, ma anche litigi, polemiche, battibecchi (l’ultimo con Lookman dopo l’eliminazione in Champions), messaggi criptici, frecciatine e scontri che alla lunga, poco alla volta, hanno logorato i rapporti con la famiglia Percassi. E ora non c’è da stupirsi per l’annuncio del divorzio, che a Bergamo si aspettavano in molti e che lui stesso ieri ha comunicato alla vigilia della sfida di Empoli: «Come hanno detto in tanti, c’è un inizio e una fine per tutto: sicuramente non ci sarà continuità, non ci saranno ulteriori rinnovi del mio contratto, a fine stagione vedremo se portarlo a scadenza (2026, anche se c’è un’opzione a favore del club per una stagione ndr) oppure interrompere». Già, questa volta non si torna indietro, difficile – se non impossibile – pensare a una ricucitura.

Tra Gasperini e Percassi qualcosa si è rotto

L’Atalanta ha sempre riconosciuto al suo allenatore lo straordinario talento nel proporre un football moderno e innovativo valorizzando i giocatori, e la storia delle campagne acquisti e cessioni di queste stagioni parla chiaro: calciatori normali comprati a poco o niente sono diventati fenomeni e, dopo essere stati venduti a prezzi da fenomeno, lontano dal tocco magico del tecnico sono tornati normali. Da Caldara a Gagliardini, da Gosens a Hojlund fino al più recente Koopmeiners, l’era Gasperini ha fruttato al club plusvalenze da mezzo miliardo e per questo motivo la proprietà, nei momenti di tensione, ha sempre spalleggiato il mister e non i suoi campioni (il litigio con Papu Gomez, per esempio). Ora, però, qualcosa si è rotto, soprattutto nella programmazione. Tradotto, l’impressione è che le ambizioni del tecnico non siano più in sintonia con quella società, che non intende perdere di vista i conti.

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