A La Stampa: «Non mi è mai capitato di essere in uno stato di grazia così, forse solo in discesa. Ma si era abbassato un po’ il livello e io ne avevo approfittato».
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Federica Brignone ha trionfato nello Slalom Gigante a Sestriere e di lei ha parlato la collega Sofia Goggia, che invece è arrivata 13esima. L’intervista a La Stampa.
Goggia: «Brignone è una spanna sopra tutti per la mentalità, vincerebbe ora anche se scendesse con le ciaspole»
Sofia, qual è il segreto di Federica?
«È in un momento di forma mentale incredibile. Una spanna sopra tutti. È nella sua bolla, le viene tutto con facilità, vincerebbe anche se dovesse scendere con le ciaspole».
È successo anche a lei di trovarsi in uno stato di grazia così?
«Secondo me così come lei adesso, mai. A me è successo solo in discesa. È che forse si era abbassato un po’ il livello e io ne avevo approfittato, avevo cambiato delle cose e quindi riuscivo a dominare di più. Comunque è innegabile che appena cambio disciplina e neve faccio un po’ fatica, quindi non la prendo come una scusa, perché sono molto consapevole della preparazione che non ho fatto».
Sofia, potrebbe aprire uno sportello per le sciatrici che si infortunano. Un aiuto psicologico…
«Eh ma la mia testa non funziona come quella delle altre. Quindi i miei consigli non so quanto possano valere. Poi mi rendo conto che non è che io sia dotata di spirito di sopravvivenza, mi ascolto troppo poco. Però ci sto provando».
La sciatrice milanese: «Il nostro sport è pericoloso, il rischio fa parte dello sci. Ma la paura ti fa sentire viva» (Repubblica)
Davanti a lei, nella storia dello sci azzurro, c’è solo Alberto Tomba (88 podi in Coppa).
«Mai avrei immaginato di poter arrivare così in alto. Alberto è stato un mito assoluto per tutta la nostra generazione. È un campione irripetibile. Negli ultimi giorni mi è capitato anche di rivedere il film sulla Valanga Azzurra, Thoeni, Gros e gli altri grandi degli anni Settanta. Beh, è bello sentirsi continuatori di questa storia».