ilNapolista

«Hanno permesso a Giuntoli di prendere le chiavi della Juventus e fare quello che voleva» (Oppini)

A Tutticonvocati: «Giuntoli non parla con nessun calciatore. Lo spogliatoio non sta dalla parte di Motta. Questa Juve sembra l’Inter di Moratti».

«Hanno permesso a Giuntoli di prendere le chiavi della Juventus e fare quello che voleva» (Oppini)
Juventus’ Sport Director Cristiano Giuntoli (C) greets Juventus’ Italian coach Thiago Motta (L) during the training session at JTC Continassa in Turin on the eve of their League Phase, Matchday 1 of UEFA Champions League football match against PSV Eindhoven, on September 16, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Francesco Oppini, noto commentatore sportivo e tifosissimo della Juventus, è intervenuto durante la trasmissione “Tutti Convocati” di Radio 24. Oppini è ritornato sull’eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia dopo la sconfitta ai calci di rigore contro l’Empoli.

Oppini: «Hanno permesso a Giuntoli di prendere le chiavi della Juve e far quello che voleva»

Ecco quanto ha dichiarato Oppini sulla Juventus a “Tutti Convocati”:

«Stiamo sorvolando un dettaglio non da poco: non c’è una società addetta al campo e pronta a parlare di campo, non è una società tecnica che capisce di calcio. È una società composta volutamente dalla proprietà per controllare i bilanci e con un presidente che non è altro che qualcuno che deve controllare i conti e che ha messo lì Giuntoli per far quadrare i conti, questo si racconta. Inizierei dunque dal fare i complimenti all’Empoli perché la realtà è che la Juventus poteva ampiamente perdere il match anche prima dei rigori, è andata molto bene alla Juve. Ci sono state tante situazioni che hanno fatto capire che non andava stravolto tutto; una squadra che vince la Coppa Italia l’anno scorso, arriva terza in Serie A con un centrocampo con Nicolussi Caviglia, Locatelli e Miretti significa che non è una squadra da rifare. Poi hai mandato via tanta gente perché probabilmente non li volevi nella tua rosa di quest’anno; hai ricostruito, hai fatto cassa, ma la situazione mi sembra ampiamente peggiorata.

In due settimane, la Juve ha fatto due figuracce una peggio dell’altra: quella col Psv è ancora ancora comprensibile, ma quella di ieri no. E il punto principale è che alla Juventus, il più grande club italiano, si sono permessi di dare le chiavi della squadra in mano ad un allenatore di prospettiva che è liberissimo di sbagliare crescendo all’interno della Juve. Questo non è ammissibile. Dopo le frasi di ieri mi sarei aspettato, come fece il grande Lippi, che Motta dicesse “Ragazzi scusate, ma questa cosa non fa per me”.

Basta con la storia che la Juve ha ringiovanito la rosa e ridotto gli ingaggi; Alberto Costa e Kelly costano 30 milioni, Huijsen è stato regalato a 15 milioni. Qui si è voluto stravolgere tutto perché hanno permesso a Giuntoli (che a Napoli ha fatto benissimo, ma in 9 anni) di prendere le chiavi della Juve e far quello che voleva. L’anno scorso ha ricordato una cosa fondamentale: quando Allegri si sta giocando uno scudetto con una squadra tre volte superiore ad ora, aveva bisogno di 2/3 giocatori di qualità, gli hanno preso Djalo e Alcaraz che oggi non sappiamo neanche che mestiere facciano. Perché l’ha fatto? Perché se Allegri per sbaglio avesse centrato lo scudetto, Giuntoli non poteva più cacciarlo e questo spiega il famoso gesto di stizza a fine anno. Quando Allegri aveva capito che Giuntoli stava trattando per Di Gregorio, l’allenatore viene in possesso di un biglietto un mese prima della finale di Coppa Italia dove c’erano scritti i movimenti di mercato che sarebbero stati fatti in estate e lui non era stato avvisato e quindi aveva già capito di esser fuori. Moggi e Galliani, due maestri di questo mestiere, quando dovevano cacciare Baggio o Vialli, andavano a parlargli in faccia e non fanno come Giuntoli che non parla con nessuno. Ve lo dico perché ho contatti diretti con giocatori della Juve che mi rispondono tutti allo stesso modo: dal nulla, senza motivo, sei fuori dopo il rinnovo. Questo è l’andazzo. E’ una società seria questa? Sembriamo l’Inter di Moratti. Lo spogliatoio, che io sappia, non sta con Motta».

ilnapolista © riproduzione riservata