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Hermoso: «Rubiales voleva convincermi a fare un video dopo il bacio, mi disse: “A me e te piace la stessa cosa”»

La calciatrice in tribunale: «Non mi sono sentita protetta dalla Federcalcio, sono venuti da me solo per salvarsi la reputazione».

Hermoso: «Rubiales voleva convincermi a fare un video dopo il bacio, mi disse: “A me e te piace la stessa cosa”»
Picture shows a mural by Italian street artist Salvatore Benintende aka TvBoy which depicts Spanish Football Federation President Luis Rubiales kissing Spain midfielder Jenni Hermoso, in Barcelona on September 1, 2023. (Photo by Pau BARRENA / AFP) /

La calciatrice Jenni Hermoso ha rilasciato le dichiarazioni in Tribunale in merito alla denuncia di molestie per il bacio dell’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales. I fatti risalgono ad agosto 2023, durante la premiazione della finale dei Mondiali femminili vinti dalla Spagna.

Hermoso: «Rubiales voleva convincermi a fare un video dopo il bacio, mi disse: “A me e a te piace la stessa cosa”»

L’interrogatorio è andato avanti per circa due ore, la Hermoso ha iniziato a raccontare dalla cerimonia di premiazione della squadra:

«Quando ho salutato la regina e la figlia, io e Rubiales ci siamo abbracciati e ho detto “che abbiamo combinato!”. Lui si è avvinghiato, mi ha detto che questa Coppa del Mondo era stata vinta grazie a me e mi ha dato un bacio. Non ho avuto tempo per reagire e allontanarmi. Mi sono sentita mancata di rispetto come donna, mi hanno rovinato uno dei giorni più felici della mia vita. In nessun momento ho cercato quel bacio. Dopo ho incontrato Alexia [Putellas] e Irene [Paredes] e dico loro “Mannaggia, mi ha baciato sulla bocca”. Sono rimasta sorpresa perché sapevo che non era normale. Essere baciati dal proprio capo non dovrebbe accadere in nessun contesto lavorativo».

«Ho avuto sensazioni contrastanti perché ero in una situazione che non ho scelto, ho pensato “perché proprio a me”. Nello spogliatoio, non riuscivo a pensare a festeggiare, ero in un angolo a piangere. Mi hanno mostrato sul telefono una dichiarazione dove era scritto che l’avessi fatta io. Diceva che Luis Rubiales e io avevamo una relazione amichevole e che il bacio era stato un momento di effusione. In un momento di stanchezza gli ho detto “fai quello che vuoi”. Sul bus l’argomento è stato commentato in modo scherzoso perché non si conosceva la realtà della situazione. Dopodiché, si è iniziato a pensare che il problema fosse serio. In un primo momento volevo ubriacarmi per festeggiare con le mie compagne; poi notai riuniti sull’aereo Jorge Vilda [ex allenatore della Spagna femminile] e Rubiales. Quest’ultimo mi ha chiesto di aiutarlo facendo un video, dove si diceva che era stato molestato. Ho detto di no e mi ha chiesto di farlo per le sue due figlie che stavano piangendo in aereo. Mi ha anche detto che aveva una compagna e che non si era indignata per quanto accaduto. Mi disse: “A me e a te piace la stessa cosa”». 

«Nessuno si degnava di chiedermi come stessi o cosa mi passasse per la testa, mi sentivo non protetta dalla Federcalcio perché doveva essere la mia famiglia. Sono venuti solo per salvare la loro reputazione. Anche Ivana Andres [calciatrice] mi ha detto che volevano girare un video con lei. In Spagna ho avuto i giornalisti addosso, ho lasciato Madrid con la mia famiglia, era diventata una situazione insostenibile. La mia vita è cambiata da quel momento, non ho più vissuto liberamente. Quando ho preso la medaglia non sapevo come reagire. Avevo paura della Federcalcio perché sono 15 anni che gioco per la Spagna, non sapevo se ci fosse un regolamento per le molestie».

Sulla successiva vacanza ad Ibiza, la Hermoso ha commentato:

«Mi sono scritta più volte con Albert Luque [direttore sportivo della nazionale], avevamo un buon rapporto, anche se ora ho capito che lui aveva un secondo fine. E’ venuto a Ibiza quando ho smesso di parlare con Rivera. Disse a un mio amico che mi augurava il peggio, che sono una persona orribile. La Federcalcio non ha fatto nulla per proteggermi». 

La calciatrice ex Barcellona aggiunge:

«C’era un buon rapporto tra me e Rubiales, molte volte ne parlavo direttamente con lui di certi argomenti riguardanti la nazionale. C’è sempre stato un buon rapporto. Dopo il bacio l’ho salutato con una pacca sul fianco, stavo seguendo il protocollo, anche perché erano presenti la Regina e sua figlia. Ne ho parlato poi con mio fratello, gli ho chiesto di non dire nulla quando gli è stato domandato del bacio, perché se avessimo detto qualcosa, tutto si sarebbe concentrato su questo e non su ciò che aveva raggiunto la Nazionale femminile». 

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