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I nemici di Conte sono fuori e dentro il Napoli: Inzaghi, i giornali del Nord e De Laurentiis (Libero)

Attacca i giornali del Nord, fa il Mourinho, sottolinea più volte che il Napoli è primo solo grazie ai calciatori e a nessun altro

I nemici di Conte sono fuori e dentro il Napoli: Inzaghi, i giornali del Nord e De Laurentiis (Libero)
Ni Napoli 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

I nemici di Conte sono fuori e dentro il Napoli: Inzaghi, i giornali del Nord e De Laurentiis (Libero)

La conferenza stampa ben sviscerata dal quotidiano Libero che torna su tutte le stoccate lanciate dall’allenatore del Napoli: a Inzaghi, ai giornali del Nord (e a quelli napoletani) e a De Laurentiis:

Scrive Claudio Savelli:

Primo tema, gli arbitri. Il più facile, un gol a porta vuota. Considerando i disastri che stanno combinando, chiunque ne parli in questo momento non sbaglia. Conte se ne era lamentato dopo Inter-Napoli e per molti non fu casuale ma strategico. In ogni caso, ogni ritorno sul tema pare una punzecchiatura alla sua ex squadra ora rivale per il titolo: «Del Var ho già detto quello che dovevo dire, anzi sono stato anche attaccato duramente quando ne ho parlato» e fino a qui tutto bene, tutto nella norma con quel pizzico di sano vittimismo che male non fa. Poi, però, le frasi si incendiano. «In quella circostanza ho parlato per tutti gli allenatori. Poi qualcuno ha specificato “no, sta parlando per lui” prima di lamentarsi per gli arbitri e il Var quando è stato toccato personalmente». Se il riferimento è a Simone Inzaghi – e il riferimento è a Simone Inzaghi – allora viene difficile pensare che abbia parlato per tutta la categoria dopo Inter-Napoli.

Conte, i giornali del Nord e De Laurentiis

L’appendice al discorso in cui Conte «non voleva rientrare perché sarebbe stupido» è decisamente più pesante. «Quando hanno toccato alcune squadre, i media si sono schierati. Quando ne ho parlato io non ho visto questa solidarietà – spiega -. Fa capire la discrepanza quando sei a Napoli rispetto alle altre». Detto che Conte si lamentava della poca protezione anche quando allenava la Juventus o l’Inter, sono frasi rumorose. Sembra che la critica sia rivolta ai cosiddetti “media del nord” ed è così, ma c’è anche l’altro lato della medaglia: non è forse una critica anche ai media che dovrebbero sostenere questa squadra che sta facendo un miracolo? È di mouriniana memoria questa strategia del “noi contro tutto e tutti”, nulla di nuovo. 

Il mondo esterno da cui isolare la squadra, quindi, non è solo quello dei rivali. Sembra anche quello più vicino, quello teoricamente amico. «Se il Napoli è primo, è solo grazie ai giocatori e a nessun altro». Precisazione: «Non è grazie a me, ma a loro. E a nessun altro», ribadito più volte. «La barca è in navigazione e noi siamo in alto mare. Abbiamo dovuto cambiare tre moduli…», altra sottolineatura delle difficoltà. Difficoltà dovute al mercato: «Che facevamo, a gennaio vendevamo anche Raspadori? Non lo so, in qualche modo dovevamo pur finire il campionato…».

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