«Sorpreso che i nostri non abbiano reagito in maniera decisa a quel fallo. L’espulsione di Tomori è la conseguenza di quando lasci correre»

In seguito alle dure accuse contro gli arbitri avvenute questo weekend su diversi campi della Serie A, Zlatan Ibrahimovic ha detto la sua durante la presentazione di Joao Felix come nuovo calciatore del Milan.
Ibrahimovic: «Manderemo una lettera all’Aia per l’arbitraggio contro l’Empoli, non è una situazione accettabile»
Il dirigente rossonero ha commentato l’episodio che ha visto protagonista l’espulsione di Tomori e il fallo su Walker:
«Quando giochiamo, chiedo sempre ai calciatori di essere corretti. Ho detto a Pairetto: “Chiedo solo rispetto per il Milan e per i nostri giocatori”. Sono rimasto un po’ sorpreso dal fatto che i nostri non abbiano reagito in maniera più decisa al fallo su Walker, se andava male lì, Walker poteva restare fuori un anno. Tomori? È la conseguenza di quando lasci andare avanti il gioco. Per noi non è accettabile, manderemo una lettere all’Aia (Associazione arbitri italiani), non è una situazione accettabile. Ci siamo trovati con uno in meno, mentre dovevano essere loro in 10 per il fallo su Walker. Poi lui arriva dalla Premier e non fa sceneggiate».
«Da dirigente ogni giorno cerco di migliorarmi. Per esempio, oggi ho imparato che gli arbitri sono sotto l’Aia… Ma non c’è da ridere, perché la lettera arriva».
Lo svedese al Milan deve ancora dimostrare di essere adatto al ruolo di dirigente (Sueddeutsche)
“Zlatan Ibrahimovic non è mai stato conosciuto per le sue scuse, né come calciatore né nel suo nuovo ruolo di capo consigliere sportivo del proprietario del Milan RedBird Capital. Lunedì, però, lo svedese si è presentato ai microfoni con un tono relativamente timido per chiedere perdono ai tifosi per le buffonate avvenute in precedenza“. L’esonero tardivo, la conferenza di Fonseca già esonerato e le scene surreali in sala stampa.
Il verdetto è che “al Milan un proprietario americano sta attualmente affidando l’intero club nelle mani di un uomo che deve prima dimostrare la sua idoneità lontano dal campo di calcio. Zlatan Ibrahimovic ha sempre voluto essere un potente determinante, i suoi desideri sono stati esauditi: sotto la proprietà RedBird ora ha ampia libertà nelle sue decisioni sportive, ma finora poco è successo in questo grande club“.