Il Napoli ha costruito il suo primato sulla forza difensiva. Nelle ultime due partite è venuta meno. E si vede, e si sente. Gli scudetti si vincono anche di corto muso
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Il calcio è semplice: commetti due errori difensivi, butti due vittorie e quattro punti.
Il calcio è semplice, come diceva sempre (e dirà ancora, in privato) il filosofo di Livorno al secolo acciughina. Il Napoli ha costruito il suo primato su tanti aspetti ma su uno in particolare: l’impermeabilità difensiva. È ancora oggi la squadra che ha subito meno gol in Serie A (diciassette) nonostante abbia perso da quasi due mesi il suo miglior difensore ossia Buongiorno. Senza Buongiorno il Napoli ha retto benissimo. Anzi più che benissimo. Sette vittorie di fila. A conferma che (come ricorda giustamente Conte) la squadra sta facendo qualcosa di straordinario. Ma nelle ultime due partite il Napoli ha subito due gol evitabili. Anzi, diciamola tutta: ha regalato due gol agli avversari.
Ha commesso due errori in difesa. Ha sbagliato a Roma dove McTominay non ne aveva più per inseguire l’avversario sulla fascia. E poi Mazzocchi si è accentrato troppo e ha lasciato ad Angelino quello spazio per segnare. Fu un errore. Come disse lo stesso Antonio Conte nel post-partita. Un errore perché si trattava di una situazione che era stata studiata. Il giovedì la Roma aveva segnato in Europa League in modo tremendamente simile. Quell’errore è costato due punti.
Contro l’Udinese il Napoli ha commesso il secondo errore. Un pasticciaccio brutto. Non in via Merulana ma a Fuorigrotta. Il pallone era del Napoli, c’era Meret che pensiamo lo avesse chiamato. Ma Juan Jesus, forse perché intimorito, non sappiamo da chi né da cosa, ha preferito non aspettare il portiere ma darla a Mazzocchi che ha stoppato in maniera non esemplare, se l’è allungata e poi, pur di evitare il fallo laterale, ha rinviato male, sui piedi avversari. I friulani si sono rapidamente riorganizzati e poi hanno estratto dal cilindro un tiro balisticamente straordinario. Brava l’Udinese ma è stato un errore del Napoli. Con buona pace degli esteti, gli scudetti si vincono anche di corto muso. E non c’è proprio nulla di male. I gol non li devi regalare. Se regali i gol, vuol dire che sei una squadra più debole. Più abbordabile. È questo oggi il limite del Napoli. Lo è stato nelle ultime due partite.
Mancava Buongiorno. Mancava Olivera. Mancava Spinazzola. E non è una tragedia. Ma il calcio è semplice e ha le sue leggi.