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Il calcio inglese dei nuovi allenatori-guru mastica i giocatori e li sputa via (Telegraph)

Esempio: Chilwell e il Chelsea. “Maresca ha trasformato il suo gioco in una collina su cui sembra disposto a morire”

Il calcio inglese dei nuovi allenatori-guru mastica i giocatori e li sputa via (Telegraph)
Leicester City's Italian head coach Enzo Maresca gestures on the touchline during the English FA Cup Quarter Final football match between Chelsea and Leicester City at Stamford Bridge in London on March 17, 2024. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Il calcio inglese è ormai diventato un mostro tattico mangia-giocatori. Tipo Ben Chilwell, ruminato da Enzo Maresca. Ma “non è l’unico grande nome che un tempo era una presenza fissa nell’Inghilterra dell’era di Gareth Southgate a ritrovarsi bruciato da un allenatore della Premier League questa stagione” scrive il Telegraph che analizza il fenomeno. Raheem Sterling e Marcus Rashford sono altri esempi.

“Il mondo si muove più velocemente che mai. Gli allenatori con le squadre super-dimensionate dell’era moderna possono permettersi di spingere giocatori affermati ai margini da un giorno all’altro. L’anzianità conta poco. Essere fuori dai favori per sei mesi può essere imbarazzante. Essere fuori dai favori per 12 mesi può segnalare il declino irreversibile di una carriera. Ora o mai più per Chilwell ristabilire se stesso da qualche altra parte.

“Maresca ha annunciato all’inizio dell’estate che Chilwell non poteva giocare il suo calcio, vale a dire pretendere che i suoi terzini si spostassero a centrocampo in possesso di palla. La posizione si è trasformata in una collina su cui Maresca sembra disposto a morire. Come per molti allenatori, quella militanza sembra essersi radicata sempre di più, anche se i risultati sono andati a sfavore del Chelsea”.

C’è anche un lato positivo in questa faccenda: “la velocità con cui i club sono ora pronti a rimescolare le loro squadre e la dipendenza dagli scambi che i controlli finanziari hanno stabilito significano che sembra esserci una scelta più ampia. Giocatori che non sarebbero mai stati disponibili negli anni passati sono considerati scambiabili dai club con conformità di profitto e sostenibilità da rispettare”.

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