Da Repubblica. La Lega ha inviato “decine di ore di materiale audiovisivo”. Parafrasando l’Amleto, «dio, o zio, questo è il dilemma»
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Ormai sta diventando una barzelletta o, per dirla in maniera edulcorata, un caso nazionale. Parliamo della presunta bestemmia di Lautaro. Secondo Repubblica adesso non ci cerca più l’audio, quello ce l’ha già la procura. Si sta cercando di capire se l’audio sia abbastanza chiaro per determinare se l’attaccante abbia detto “dio” o “zio”. Letteralmente, Chiné cerca “la lettera dentale con cui comincia la seconda parola pronunciata dall’attaccante argentino”.
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Lautaro ha detto “dio” o “zio”, questo è il dilemma
Su Repubblica si legge:
La procura della Figc ha acquisito tutti i video e gli audio della partita Juventus-Inter del 16 febbraio per capire se Lautaro Martinez, dopo la sconfitta dei nerazzurri, abbia detto una bestemmia – sarebbe un illecito sanzionabile – o una sua versione edulcorata. A trasmettere le decine di ore di materiale audiovisivo all’ufficio guidato da Giuseppe Chiné è stata la Lega di Serie A, nella giornata di martedì 25 febbraio.
La procura dovrà visionare lo spezzone di filmato in cui Lautaro impreca. E soprattutto deve constatare se esista un audio chiaro a sufficienza per affermare con certezza quale sia la lettera dentale con cui comincia la seconda parola pronunciata dall’attaccante argentino (“zio” o “dio”). Se si dovesse accertare che Lautaro abbia bestemmiato, in base a quanto sarà ritenuta grave la violazione, potrebbe essere punito con una pena che va dall’ammenda a una giornata di squalifica. In ogni caso l’attaccante non rischia di saltare Napoli-Inter di sabato alle 18: la procura potrebbe chiudere l’istruttoria anche rapidamente, ma a differenza di quanto avviene con il giudice sportivo, dovrà poi concedere i termini per la difesa e, se lo riterrà, istruire il procedimento al Tribunale federale. Insomma, i tempi in ogni caso non saranno brevissimi.