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Il figlio di Inzaghi al boss dei parcheggi di San Siro: «Io e papà cercheremo sempre di farti un favore»

Su Repubblica. C’è tutta l’Inter nelle chat di Caminiti che gestiva il parcheggio di San Siro grazie ai suoi radicati legami di ’ndrangheta. Arrestato a settembre

Il figlio di Inzaghi al boss dei parcheggi di San Siro: «Io e papà cercheremo sempre di farti un favore»

Il figlio di Inzaghi al boss dei parcheggi di San Siro: «Io e papà cercheremo sempre di farti un favore»

Repubblica racconta la storia di Pino, al secolo Giuseppe Caminiti, definito nel titolo il boss dei parcheggi. Tutta l’Inter lo cercava per un favore, scrive Repubblica:

Tutti all’Inter cercavano Pino. E Pino c’era per tutti, e pure per i loro parenti. Simone Inzaghi e il figlio — e procuratore — Tommaso. Çalhanoglu e Frattesi. Bastoni e Barella. Perfino gli ex: da Nainggolan (attualmente coinvolto in Belgio in una vicenda di narcotraffico) a Brozovic, da Lukaku («È il benvenuto, lo abbraccio forte») a Sensi e D’Ambrosio, ai loro compagni al Monza Birindelli e Izzo, fino a Bonera, tecnico della primavera del Milan. Il favore da chiedere a Giuseppe Caminiti era sempre il solito: l’accesso ai pochi e selezionati posti del parcheggio sotterraneo di San Siro, magari in cambio di biglietti, una maglia, una foto o un video di auguri.

Scrive Repubblica:

Nulla di penale, per carità. Solo che su quel mondo di sotto Caminiti, 54enne originario di Taurianova, regnava in forza dei suoi radicati legami di ’ndrangheta e alla protezione («Facciamo la guerra, se toccano il lavoro») dell’anziano Giuseppe “udutturicchiu” Calabrò: per questo “Pino” era stato arrestato a fine settembre insieme ai vertici delle due curve nella maxi-operazione della Dda milanese. Adesso l’analisi del suo cellulare, depositata agli atti dagli specialisti del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Gdf, restituisce l’intera galassia delle relazioni di Caminiti nel mondo del calcio. E la permeabilità di quest’ultimo alla malavita organizzata.

Non solo Inzaghi, c’è tutta l’Inter nelle chat

Repubblica riporta il messaggio di Tommaso Inzaghi (il figlio di Simone), di Frattesi, di Calhanoglu, e tanti altri:

Dal figlio dell’allenatore dell’Inter, Pino ottiene un introvabile biglietto per il match con la Lazio del maggio 2024: “Ci sei sempre stato accanto — gli scrive Tommaso Inzaghi — cercherò sempre di farti un favore… io e mio padre”. Con Hakan Çalhanoglu è un continuo scambio di abbracci, di “frate”, di “bro” ecuoricini. Davide Frattesi (“Ciao Pino buonasera”) si annuncia per il posto auto della mamma, in arrivo a San Siro, in cambio di una casacca (“La firmo x te? Grande Pinù, la maglia è tua”), stesso trofeo concesso da Alessandro Bastoni (“te la lascio stasera”) insieme a diversi video di saluti: e per il padre del difensore ecco “3 braccialetti per hospitality” per il disturbo, o il solito “non ti preoccupare” alla solita richiesta (“mi fai parcheggiare vicino”), zio compreso: “Se ci sono i vigili — gli suggerisce Caminiti — gli fai vedere questo e sei a posto”, con allegato pass.

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