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Il Messaggero sul Var: “O pesca contatti veniali e li tramuta in rigore o decide a capocchia”

Recenti decisioni scandalose decisioni, interpretazioni incomprensibili qua e là. “Ma si andrà avanti a rovinare il gioco. E prima o poi spariranno i guardalinee”

Il Messaggero sul Var: “O pesca contatti veniali e li tramuta in rigore o decide a capocchia”
Db Milano 28/02/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tabellone var

Il Messaggero è parecchio pessimista sul Var dopo i recenti avvenimenti. Ed effettivamente non ha tutti i torti. Da Lissone, parafrasando il quotidiano, o pescano contatti veniali e li trasformano in rigore oppure decide senza alcuna logica comprensibile.

I guardalinee diventeranno intelligenze inutili e li sostituirà l’IA

Scrive il Messaggero:

Si segna di più da vicino, perché in area non si può più marcare con la spiccia ruvidezza di un tempo, col Var che pesca contatti veniali e li tramuta in rigore. O decide a capocchia, come nelle recenti scandalose decisioni: mancano rigori
all’Inter nel derby, al Como contro la Juve, al Toro col Genoa, più altre interpretazioni incomprensibili qua e là. A Madrid, il Var inventa un rigore per l’Atletico contro il Real e Ancelotti, il viso tra le mani, è disgustato: «La gente così non capisce più». Gasperini conferma: «Il Var ha peggiorato il calcio». Tutto vero. Ma si andrà avanti a rovinare il gioco. E prima o poi spariranno quelli che a noi sembrano sempre i più bravi in una partita, i guardalinee: provateci voi, a beccare venti centimetri di fuorigioco a 30 metri di distanza. Ma diventeranno intelligenze inutili e li sostituirà l’IA. Sono sempre i migliori che se ne vanno.

L’amara verità è che il campionato sarà deciso dagli arbitri, soprattutto dal Var, e ci si può solo affidare

Un tarlo mi rode il cervello: quest’anno il campionato lo decideranno gli arbitri. Con questo non intendo alimentare sensazioni complottistiche. Né mettere in dubbio l’onestà e la buona fede della classe arbitrale. Ma semplicemente constatare qualcosa che a me pare evidente. La classifica a metà campionato è talmente corta che se vinci una partita magari vinci lo scudetto. se la perdi puoi andare fuori anche dalla Champions. Sembra una esagerazione ma è quello che dice in questo momento la classifica del campionato.

Pertanto il livello di precisione dei signori con il fischietto e dei loro colleghi del bar deve essere massimo. Per non essere astratti e, lo ripetiamo fino alla noia, eh senza alcun indizio di malafede faccio, un esempio. Se ieri l’arbitro di Atalanta Cagliari avesse concesso al Cagliari un rigore sacrosanto – stando alle regole attuali – come quello concesso all’Udinese oggi il Napoli sarebbe con ogni probabilità primo in classifica insieme all’Atalanta.

E se la cosa fosse accaduta all’ultima giornata di campionato? Vi immaginate le reazioni dei tifosi, delle delle società, dei tecnici…

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