Sul Giornale. Ok infortuni e mercato insufficiente ma Conte torna a casa con il pensiero che stasera Inzaghi potrebbe superarlo
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Il Napoli di Conte è ripetitivo, Inzaghi si è avvitato in piagnistei e segnali di fili nervosi scoperti
Tony Damascelli sul Giornale scrive di un Napoli ripetitivo, colpito dall’ansia del cambio tattico in corsa, dal 4-4-2 al 3-5-2. Lazio-Napoli una partita piena di errori e con difese frettolose.
Tra la Lazio e il Napoli un partita piena di errori e difese frettolose
Le parole di Damascelli sul Giornale:
Tre pareggi consecutivi per una squadra che non ha impegni di coppe, questo è l’ultimo Napoli. D’accordo sugli infortuni, d’accordo sul mercato insufficiente di gennaio ma Conte torna a casa con il pensiero che stasera Inzaghi potrebbe superarlo in testa alla classifica magari per colpa della sua ex squadra bianconera. Partita troppo piena di errori all’Olimpico, difese frettolose, gol casuali fatta eccezione per quello finale del subentrato Dia, di certo la Lazio ha cercato maggiormente il gioco, il Napoli è ripetitivo, non soltanto negli ultimi risultati ma nell’ansia tattica con il cambio in corsa dal 4-4-2 al 3-5-2.
Damascelli scrive anche di Juventus-Inter di questa sera
Oggi si conoscerà la verità sulla cripto-Juventus, al di là delle voci sui nuovi azionisti, si capirà se l’Inter sia più solida del suo allenatore avvitato in piagnistei, segnali di fili nervosi scoperti. Semmai è il suo collega Motta a provare qualche fibrillazione, tra oggi e mercoledì, in Olanda, dovrà dare risposte chiare per classifica e conti del club.
Conte: «Quando Mazzocchi mi ha chiesto il cambio, è stato un problema. Ma siamo duri a morire»
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, è intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il pareggio contro la Lazio per 2-2
In difficoltà sui cambi?
«Se andiamo a guardare in maniera analitica la situazione è questa, diciamo che il primo cambio l’abbiamo fatto con Buongiorno che rientrava dopo due messi e mezzo. Abbiamo dato un segnale che la partita la volevamo vincere mettendo Politano d’esterno. Quando mi ha chiesto il cambio Mazzocchi è stato un problema, l’unica cosa che potevo fare era far entrare Rafa Marin, che ha fatto un’ottima partita d’esordio, e spostare Giovanni e messo Politano a sinistra che non è il posto suo. Dispiace perché sono 4 punti nelle ultime due trasferte all’Olimpico e l’avevo detto anche in conferenza che saremo stati duri perché è una squadra che ha dei valori. Siamo duri a morire. Dispiace perché è la seconda volta che pareggiamo quasi al 90esimo»
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Soddisfatto della prestazione? Mi è piaciuta l’interpretazione dell’attacco
«Io quello che dico sempre è che dobbiamo essere bravi senza snaturare le caratteristiche dei nostri giocatori. I ragazzi di centrocampo li avevamo e Anguissa e McTominay sono degli assaltatori e non dei costruttori per cui tenerli in una posizione più alta ci consentiva anche di essere pericolosi. Jack è un ragazzo che ha qualità sia come seconda punta che come rifinitore. Questo era il piano che è stato ben interpretato dati ragazzi, ripeto io non posso chiedere di più da questi ragazzi. Non ci lamentiamo, non diciamo niente, scendiamo in campo e facciamo la nostra partita».
È il terzo pareggio da situazione di vantaggio possono avere una ripercussione psicologica?
«Considerando che due dei tre sono arrivati all’Olimpico contro Roma e Lazio, vanno presi come risultati positivi per noi perché non dobbiamo mai dimenticare da dove è partita questa squadra. Oggi potevamo uscirne più contenti, ma sappiamo benissimo che il calcio è questo, noi cerchiamo di fare il massimo non facendoci contagiare da aspetti emotivi. Sappiamo il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo».