1-1 con l’Udinese, secondo pareggio consecutivo. Conte non parla a vanvera quando dice che non esistono scorciatoie. Ma è lunga

Il Napoli è stanco ma in serate così il pareggio può andar bene
Occasione persa? Punti di vista. Il Napoli pareggia 1-1 con l’Udinese e per la seconda partita consecutiva palesa segni di stanchezza. Non sappiamo se fisica o mentale. Certamente si ripercuote sul fisico. Conte lo sa e alla fine toglie quasi tutti i titolarissimi. Noi Lukaku non lo avremo tolto ma cambia poco. Quel che vale è che Conte sa benissimo che la squadra ha perso brillantezza. Non è un caso il secondo pareggio consecutivo. In serate come questa, però, anche un pareggio può andar bene. Perché l’Udinese non ha rubato nulla, anzi. Sì il gol friulano è un regalo del Napoli capolista con un pasticcio che ha coinvolto Meret, Juan Jesus e Mazzocchi ma i friulani hanno corso, pressato e costruito occasioni da gol.
Ora sono più chiare le parole di Conte: non esistono scorciatoie. Non esistono. È più chiaro anche perché Neres faceva panchina con Kvaratskhelia. È forte Neres ma non è più lo spaccapartite dell’inizio. Comunque non è una questione individuale. Il collettivo Napoli è appesantito. È fisiologico. Poi probabilmente c’è anche una diversa pressione mentale. Non diciamo che ha il braccino, però le partite adesso pesano, i palloni scottano. In più, stasera il Napoli è stato costretto a rinunciare a tre difensori: fuori Buongiorno ormai da quasi due mesi. Fuori Olivera per infortunio e poi anche Spinazzola. In campo Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mazzocchi.
L’Udinese ha giocato bene. Ha fatto capire subito che non era venuta a recitare il ruolo di vittima sacrificale. La squadra di Runjaic è stata molto aggressiva. Il Napoli ha fatto fatica, ha subito, è stato costretto a rinculare. I friulani in diciotto minuti hanno costruito quattro palle gol. Non proprio poche.
La squadra di Conte ha prodotto più a destra che a sinistra. Ha sfiorato il gol con Politano. Ha provato a non farsi prendere dalla frenesia di segnare. Al 24esimo ha costruito l’occasione più nitida, frutto della pazienza. Trama laboriosa, poi Neres dalla destra si è accentrato e ha servito Politano in area che dalla destra si è girato al buio e ha tirato un filo largo.
Il 36esimo è stato il minuto di McTominay. Lo scozzese, reduce da una capocciata, prima non è riuscito a segnare da un metro e poi si è rifatto sul calcio d’angolo: è andato più in alto di tutti e ha centrato la quinta rete in campionato.
Ma il pasticcio era dietro l’angolo e ha coinvolto Juan Jesus e Mazzocchi. Pallone innocuo in area, Meret stava per prenderlo con le mani ma Juan Jesus non si è fidato e lo ha girato a Mazzocchi che ha lanciato male lungo, l’Udinese ha recuperato il pallone e poi Ekkelenkamp ha sfodera un destro alla Dirceu (anche se Dirceu era mancino), tagliato e liftato che ha assunto una traiettoria imprendibile per Meret.
Nel secondo tempo il Napoli ha prodotto poco. Qualcosina prima del valzer delle sostituzioni. Dentro Raspadori, Simeone e Ngonge. Fuori Lukaku, Politano e Anguissa. All’81esimo fuori Lobotka e dentro Gilmour. All’87esimo Okafor per Neres. Non è cambiato nulla.