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Il Napoli si è fatto raggiungere in due partite consecutive, non è da squadra di Conte (Gazzetta)

Ha regalato il pareggio per una disattenzione difensiva. A Roma non aveva avuto il tempo per provare a vincere, ieri non ha creato nulla in tutta la ripresa.  

Il Napoli si è fatto raggiungere in due partite consecutive, non è da squadra di Conte (Gazzetta)
Ni Napoli 25/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Lorenzo Lucca-Amir Rrahmani

Il Napoli si è fatto raggiungere in due partite consecutive, non è da squadra di Conte (Gazzetta)

Scrive la Gazzetta dello Sport:

Il pari casalingo del Napoli con l’Udinese è il segnale di un abbassamento di tensione fisica e mentale: l’incontro di ieri è sembrato la prosecuzione del secondo tempo di Roma. E forse non è un caso che il Napoli abbia rallentato due volte nel momento in cui avrebbe potuto dare uno scossone all’Inter: all’Olimpico aveva giocato conoscendo il risultato del derby di Milano e sapendo quindi di poter allungare in vetta; ieri ha sprecato l’occasione di mettere i nerazzurri nella complicata condizione di non dover sbagliare nel posticipo di oggi. In queste due partite il Napoli era passato in vantaggio e ha regalato il pareggio per una disattenzione difensiva: una volta può succedere, due no, soprattutto a una formazione di Conte. A Roma la capolista non aveva avuto il tempo per provare a vincere, ieri non è riuscita a creare un’occasione in tutta la ripresa.  

Il calcio è semplice: il Napoli commette due errori difensivi, butta due vittorie e quattro punti (Napolista)

Il calcio è semplice, come diceva sempre (e dirà ancora, in privato) il filosofo di Livorno al secolo acciughina. Il Napoli ha costruito il suo primato su tanti aspetti ma su uno in particolare: l’impermeabilità difensiva. È ancora oggi la squadra che ha subito meno gol in Serie A (diciassette) nonostante abbia perso da quasi due mesi il suo miglior difensore ossia Buongiorno. Senza Buongiorno il Napoli ha retto benissimo. Anzi più che benissimo. Sette vittorie di fila. A conferma che (come ricorda giustamente Conte) la squadra sta facendo qualcosa di straordinario. Ma nelle ultime due partite il Napoli ha subito due gol evitabili. Anzi, diciamola tutta: ha regalato due gol agli avversari.

Ha commesso due errori in difesa. Ha sbagliato a Roma dove McTominay non ne aveva più per inseguire l’avversario sulla fascia. E poi Mazzocchi si è accentrato troppo e ha lasciato ad Angelino quello spazio per segnare. Fu un errore. Come disse lo stesso Antonio Conte nel post-partita. Un errore perché si trattava di una situazione che era stata studiata. Il giovedì la Roma aveva segnato in Europa League in modo tremendamente simile. Quell’errore è costato due punti.

Contro l’Udinese il Napoli ha commesso il secondo errore. Un pasticciaccio brutto. Non in via Merulana ma a Fuorigrotta. Il pallone era del Napoli, c’era Meret che pensiamo lo avesse chiamato. Ma Juan Jesus, forse perché intimorito, non sappiamo da chi né da cosa, ha preferito non aspettare il portiere ma darla a Mazzocchi che ha stoppato in maniera non esemplare, se l’è allungata e poi, pur di evitare il fallo laterale, ha rinviato male, sui piedi avversari. I friulani si sono rapidamente riorganizzati e poi hanno estratto dal cilindro un tiro balisticamente straordinario. Brava l’Udinese ma è stato un errore del Napoli. Con buona pace degli esteti, gli scudetti si vincono anche di corto muso. E non c’è proprio nulla di male. I gol non li devi regalare. Se regali i gol, vuol dire che sei una squadra più debole. Più abbordabile. È questo oggi il limite del Napoli. Lo è stato nelle ultime due partite.

Mancava Buongiorno. Mancava Olivera. Mancava Spinazzola. E non è una tragedia. Ma il calcio è semplice e ha le sue leggi.

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