In conferenza: «Nei big match non stiamo facendo come negli anni passati. Bisogna essere perfetti»

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida scudetto contro il Napoli, in programma alle 18 al Maradona.
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Inzaghi: «mancano 12 partite»
Come giudica fin qui il percorso di Napoli e Inter?
«Si incontrano le prime due, complimenti a entrambe per il percorso fatto fin qui. Partita importante, non decisiva. Mancano 12 partite e 36 punti. Sappiamo tutti l’importanza della gara».
Non sarà decisiva, ma determinante per il rush finale?
«Tantissimo. Bisognerà uscire nel migliore dei modi da una partita complicato. Sappiamo il nostro percorso, nei big match non stiamo facendo come negli anni passati. Bisogna essere perfetti e quest’anno fino ad ora non lo siamo stati».
Domani occasioni per fare qualcosa in più?
«Questo è l’augurio. I ragazzi hanno lavorato bene. Martedì abbiamo avuto un quarto di finale di Coppa Italia, abbiamo speso energia. In due giorni abbiamo cercato di lavorare bene e su quello che si deve migliorare sapendo che nell’ultima con la Juve, nonostante abbiamo faccio un buon match, non è bastato».
Thuram recuperato?
«Abbiamo quattro indisponibili. Carlos Augusto Darmian e Zawleski sono giocatori tutti nello stesso ruolo. Potrebbe esserci anche un cambio di sistema. L’abbiamo fatto in Coppa Italia. Vedremo. Thuram, ha fatto un buon lavoro con tutta la squadra. Domani vedremo e cercheremo di capire se partirà titolare o a partita in corso».
Vantaggio l’Inter per la carica dalla Coppa Italia:
«Orgoglioso di questo gruppo che vuole arrivare in fondo a tutto quello che fa. Sappiamo che le partite richiedono energie, spostamenti, rientri di notte. Dobbiamo cercare di ragionare partita dopo partita. Napoli, poi Rotterdam, Monza. L’unica cosa che mi preoccupa sono gli indisponibili che sono capitati tutti nella stessa zona di campo. Dovremo adattarci».
Un’Inter più scaltra contro il Napoli?
«Puoi pensare una partita ma non puoi completamente svilupparla. Affrontiamo un avversario di valore. dobbiamo fare una partita id corsa e determinazione, attenti ai dettagli che fanno la differenza».
Su Lautaro Martinez, clima strano attorno all’Inter, più pressione?
«Quando ne avevo parlato due conferenza fa. Quando c’è di mezzo l’Inter c’è sempre qualche parola in più. Io mi sentivo di difendere i miei ragazzi che sono straordinari. Non mi piaceva quello che veniva detto fuori. Conosciamo Lautaro, quasi quattro anni che lavoriamo insieme, non l’ho mai sentito dire una parolaccia. Può capitare qualche parolaccia, io Lautaro in tre anni e mezzo non l’ho mai sentito. Lui, nonostante si parli tanto, l’ho visto concentrato. So che è un ragazzo che ascolta e sente tutto».
Qual è lo svantaggio di dichiarare o meno il proprio obiettivo?
«Se sei l’Inter, hai tutti gli obiettivi ben fissi. Noi cercheremo di mettere altre partite nei nostri percorsi. Ragioneremo partita dopo partita, con grandissima ambizione cercando di aggiungere altri trofei. Il nostro percorso è cominciato da lontano. Tre anni e mezzo fa, al mio arrivo, mi hanno detto la situazione e abbiamo aiutato la società, il bilancio è migliorato».
Inzaghi molto carico contro Fiorentina e Juve:
«440 partite e sono sempre lo stesso. Mi stanno facendo dei reportage con una telecamera puntata. Lo sanno i ragazzi che ci tengo molto, sono ragazzi meravigliosi che cercano di dare tutto. Con me ho tante persone che lavorano per aiutare la squadra».
La Juventus per lo scudetto?
«Sì, l’ho detto a metà gennaio, prima della partita con il Milan».
Pavard può fare il quinto?
«Gli scontri diretti vero che con il sorteggio sono arrivati sempre dopo le partite di Champions. Quella è casualità, pensavamo di preparare questa partita con una settimana. Poi c’è stata la Coppa Italia. Oggi come quinti ho provato Correa e Frattesi, perché abbiamo esigenze. Posso avere uno tra Pavard o Bisseck. Posso cambiare sistema, perché in tre anni e mezzo mai avuto 3 infortuni su 5».
Che Napoli si aspetta?
«Ha cambiato modulo, sistema. Una squadra di ottimi giocatori e un ottimo tecnico. Siamo pronti».
Su Josep Martinez:
«Sta avendo un ottimo percorso ma non avevamo nessun dubbio. Ha lavorato bene in questi mesi. Lui è venuto all’Inter con tanta voglia sapendo che davanti a lui c’era un determinato portiere. Dimostra di essere un portiere da Inter».