Contro il Tolosa ha iniziato da falso nueve e “ha trascorso il primo tempo aspettando invano la palla in area. Ha toccato tre palloni in area, uno nel secondo tempo”
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“Una degli acquisti più promettenti del Psg quest’inverno, Khvitcha Kvaratskhelia non ha ancora trovato la sua piena espressione tra i campioni francesi“, lo scrive l’Equipe. Ha segnato, ha anche mostrato cose interessanti. Tuttavia, sottolinea, “la trasferta di sabato a Tolosa (1-0) ha messo soprattutto in luce tutto ciò che gli manca ancora nella sua nuova avventura“.
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Kvaratskhelia non si è ancora adattato al Psg
“A un mese dal suo arrivo, la sua influenza nel gioco rimane minima“. Contro il Tolosa ha iniziato da terminale offensivo. Una sorta di falso 9 che però “ha trascorso l’inizio della partita aspettando invano la palla in area“. Poi ha provato ad arretrare il suo raggio d’azione. “Ha toccato tre palloni in area nel primo tempo, uno solo nel secondo (per un totale di 43 palloni toccati)“.
Il Tolosa giocava con un blocco basso, il che spiega in parte la difficoltà di Kvara e di tutto il Psg che ha vinto 1-0 grazie al gol di Fabian Ruiz, altro ex Napoli. “Ma queste cifre riflettono anche il debole legame del georgiano con i suoi partner. In diverse occasioni ci sono stati malintesi. A un certo punto lo abbiamo visto parlare e spiegare cosa si aspettava dai compagni“.
“Nelle ultime partite è il parigino che ha registrato la percentuale più bassa di passaggi riusciti nella trequarti di campo finale (a volte intorno al 60%). Come se non si conoscesse ancora con i compagni. Un periodo di adattamento logico e necessario. Tanto più che l’ex Napoli è arrivato in una squadra ben rodata e in crescita. Non è facile trovare il proprio posto in queste circostanze”. Poi il georgiano ha anche un carattere mite che lo porta a “non forzare dando spettacolo durante l’allenamento. È paziente, consapevole di essere nella fase della scoperta e che è solo questione di tempo”.
Nell’ultimo quarto d’ora Luis Enrique lo ha spostato sulla sinistra e la musica è cambiata. In quella posizione “appariva più fluido. Da falso 9, sembrava dominato, trattenuto, impotente quando rimaneva nell’area“.