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Kvaratskhelia, i quasi ricatti e la sentenza Diarra (di cui nessuno parla)

La sentenza della Corte di Giustizia europea sulle possibilità di rescissione sta sconvolgendo gli uffici legali dei club. E può aver messo sull’attenti il Napoli

Kvaratskhelia, i quasi ricatti e la sentenza Diarra (di cui nessuno parla)
Ni Napoli 24/11/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia

Kvaratskhelia, i quasi ricatti e la sentenza Diarra (di cui nessuno parla)

A un certo punto della conferenza stampa, all’inizio, prima domanda, il direttore sportivo Manna dice qualcosa che suona più o meno così: “non siamo stati ricattati ma quasi”. La cosa finisce lì, non viene più ripresa nel corso della conferenza.

C’è un aspetto che continua a essere sottovalutato dai media che si occupano di calcio. Ed è la sentenza Diarra che ha invece sconvolto sia i piani alti della Fifa sia gli uffici legali dei club. È stata definita la nuova sentenza Bosman. In determinate circostanze, potrebbe consentire al giocatore di rescindere il contratto. Al momento è tutto fermo. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea, gli uffici legali della Fifa sono al lavoro per stabilire le linee guida, i criteri in cui scattano gli effetti della sentenza Diarra. È ancora tutto in divenire ma è innegabile che molto sia cambiato. E che una volta finiti in tribunale, potrebbe accadere qualsiasi cosa.

Non sappiamo se Manna si riferisse alla sentenza Diarra. Di certo, un club avveduto deve tenere conto di questa conseguenza. Sappiamo che la Fifa mesi fa ha allertato anche De Laurentiis sulle conseguenze giuridiche di questo provvedimento. Sottovalutarne la portata sarebbe pericoloso. Come ha spiegato Manna, il Napoli giustamente è saldamente ancorato a principi base aziendali e non può né vuole derogare. La gestione di un’azienda (le società di calcio sono aziende) deve seguire un chiaro indirizzo politico. Il solo rischio di perdere, eventualmente, un calciatore a zero deve far scattare l’allarme rosso. È quel che potrebbe essere accaduto al Napoli.

 

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