Povero di qualità e di soldi. La scorsa stagione ci aveva illusi. La realtà è lì, basta avere il coraggio di guardarla. In campo e nel Palazzo

La Champions (con Milan e Atalanta eliminate) ci ricorda la mediocrità del calcio italiano
Altro che quinto posto per la Champions. Da questa sera sarà molto complesso. L’Italia perde sia il Milan sia l’Atalanta che vengono eliminati da due squadre sulla carta tutt’altro che irresistibili: Feyenoord e Bruges.
La scorsa è stata la stagione dell’illusione. La conquista di cinque posti per la Champions. La vittoria dell’Europa League con l’Atalanta. La seconda finale consecutiva di Conference della Fiorentina.
Ci eravamo illusi che il calcio italiano fosse tornato competitivo. Non è così. In Champions sono già fuori Bologna, Atalanta e Milan. Domani sera toccherà alla Juventus che deve difendere il 2-1 dell’andata contro il Psg. E poi c’è l’Inter che in Italia consideriamo una delle favorite per la vittoria finale. Poi, ci sono le romane in Europa League (la Roma deve superare lo scoglio del Porto agli spareggi) e la Fiorentina in Conference.
Purtroppo la grancassa mediatica nasconde la realtà del nostro calcio. C’è la necessità di pompare il nostro misero spettacolo. Ormai tutto è business. Il calcio va venduto. E raramente ascolteremo in tv disamine crude sulla realtà. Il prodotto va venduto e non se ne può parlare male. Però parlano i risultati. Cui aggiungiamo il disastroso Europeo della Nazionale di Spalletti. Lo scorso anno andò bene per una serie di fattori e soprattutto grazie all’Atalanta che disputò una Europa League straripante.
Ma lo stato del nostro football resta ai limiti del comatoso. Basta guardare il calciomercato, i calciatori che arrivano: quasi tutti scarti dei campionati stranieri. Lo stesso Kolo Muani: è un’operazione di povertà. Il Psg lo dà alla Juve in prestito secco in modo che i bianconeri facciano giocare ed evitano che si deprezzi. Veniamo trattati da vassalli. Lo siamo. E la serata di Champions lo ha confermato. Per carità di patria evitiamo di parlare dello sfacelo politico, della rielezione bulgara di Gravina, così come dell’operazione restaurazione avvenuta in Lega Serie A.