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La Francia teme che Al Khelaifi e il Qatar vadano via. “Ora sono interessati ad altri campionati, sport e mercati”

Lo scrive la Sueddeutsche dopo che è stato indagato. Con l’addio di Mbappé, “la Ligue 1 ha perso il suo fascino. Perfino Dazn non vuole più pagare per i diritti la cifra concordata in passato”

La Francia teme che Al Khelaifi e il Qatar vadano via. “Ora sono interessati ad altri campionati, sport e mercati”
Paris Saint Germain's Qatari president Nasser al-Khelaifi speaks during a press conference to announce the presentation of the new coach, at the new 'campus' of French L1 Paris Saint-Germain (PSG) football club at Poissy, west of Paris on July 5, 2023. Former Barcelona and Spain coach Luis Enrique has been appointed as the new coach of Paris Saint-Germain on a two-year deal, the French champions announced on July 5, 2023. Geoffroy VAN DER HASSELT / AFP

Nasser Al Khelaifi, scrive La Sueddeutsche, è diverso dai tipici presidenti e proprietari stranieri di club. Di solito, si tende a evitare la ribalta. Al Khelaifi è l’esatto opposto e ora sarebbe pronto a esibirsi “in altri mercati”. “Ex tennista destrorso, numero 995 al mondo, ha una presenza costante e di spicco a Parigi, è introdotto in tutti gli ambienti del potere, in confidenza con molte persone, non ha paura di nessun palcoscenico. Nak, come viene chiamato per semplicità, ormai parla abbastanza bene il francese, ma ogni tanto sbaglia ancora gli articoli. In cambio, Al Khelaifi e con lui il capo di Stato del Qatar si aspettano una certa gratitudine dai francesi“.

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Tuttavia i media francesi non sono così clementi con il presidente del Psg. Nemmeno i francesi in generale a dirla tutta. “Ogni volta viene trascinato in affari che gettano un’ombra sulla sua reputazione, secondo lui è del tutto ingiusto“.

La magistratura francese ha aperto un’indagine nei suoi confronti per abuso d’ufficio e complicità in un possibile acquisto di voti. Nello specifico, nel 2018, avrebbe segretamente e con falsi pretesti aiutato l’imprenditore Arnaud Lagardère, dell’omonimo gruppo di marketing sportivo e mediatico, a ottenere un voto chiave nel consiglio di amministrazione.

In questa vicenda pare abbia avuto un ruolo piuttosto importante anche “un “amico” dei qatarioti, una “personalità francese molto importante”. Secondo la stampa francese si tratterebbe di Nicolas Sarkozy, ex Presidente della Repubblica”.

Sarkozy è amico di Arnaud Lagardère e avrebbe consigliato di chiedere personalmente aiuto all’emiro del Qatar. L’emiro avrebbe inviato il suo governatore parigino Nasser al-Khelaïfi, presidente del fondo statale Qatar Sports Investments e di BeIn Sports, la piattaforma televisiva a pagamento del Qatar, per occuparsi della questione. Almeno, questo è ciò che la magistratura immagina“.

La reazione dell’entourage di Al-Khelaïfi è stata piuttosto netta. «Come al solito, viene trascinato in un processo che è inverosimile solo perché ha un nome famoso». Una frase che ha mandato in subbuglio i media francesi i quali si sono spinti anche a ipotizzare un ritiro del Qatar anche dal Psg.

Effettivamente, sottolinea La Sueddeutsche, “il Qatar ha già iniziato a diversificare il suo portafoglio. Ha già portato nuovi azionisti nel capitale del Psg ed è ora interessata ad altri campionati, sport e mercati. La Ligue 1 francese ha perso il suo fascino da quando Mbappé se n’è andato. È diventato così sbiadito che perfino Dazn, ormai il più importante emittente televisiva delle partite del campionato francese, non vuole più pagare per i diritti la cifra concordata in passato“.

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