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La stampa inglese “esonera” Guardiola: «City zombie, si prenda un anno sabbatico»

Guardian e Telegraph gli danno “il resto appresso” dopo la mazziata presa dal Real, “l’equivalente calcistico di una passeggiata all’obitorio”

La stampa inglese “esonera” Guardiola: «City zombie, si prenda un anno sabbatico»
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola reacts on the touchline during the UEFA Champions League, league phase day 4 football match between Sporting Lisbon and Manchester City at the Jose Alvalade stadium in Lisbon on November 5, 2024. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)

Sui giornali inglese questo è il giorno del “resto appresso”, diciamo da noi. Come quando ti fai male e mamma ti aveva avvertito preventivamente. E insomma, alla caduta definitiva del City per opera del Real Madrid, il tonfo, segue oggi l’analisi della sconfitta a cui si dedicano per il Guardian e il Telegraph le penne più appuntite. Spoiler: è un massacro mediatico.

“Rabbia, rabbia contro la luce azzurra del cielo che muore – è l’attacco del pezzo di Barney Ronay -un’opportunità per sedersi e guardare i giocatori del Real Madrid che tiravano le ali molto lentamente a una farfalla con la maglia color melanzana”.

Il City “ha trascorso il primo tempo a muoversi come figure zombificate, una squadra infestata dai propri fantasmi”. Ora “c’è almeno la certezza che il grande City di Guardiola è formalmente finito. Questa è stata la sua veglia, anche se triste”.

“Il City è uno spettacolo strano quando crolla in questo modo, ma questa è sempre stata un’entità sportiva insolita, così fluidamente progettata, così annientante nella vittoria. Ha senso che crolli nello stesso modo. Ma questo è stato l’equivalente calcistico di una tranquilla passeggiata all’obitorio: niente confusione, niente sangue, solo assenza“.

Oliver Brown invece si dedica a Guardiola. In pratica lo esonera. “Di tutti gli orrori del City in questa stagione  – scrive – niente può aver ferito Guardiola in modo così grave come questa resa fiacca e docile agli avversari che un tempo era specializzato nell’umiliare. Ancora nel 2020, il catalano era conosciuto qui al Bernabeu come l’Anticristo”.

“Per uno che ha fatto della sua firma lo smembramento delle squadre con una precisione controllata, fluida e paziente, questa è stata una tortura per Guardiola”.

“La stagione del City è implosa in modo così miserabile che ti chiedi se non sia il caso che Guardiola si prenda un anno sabbatico”.

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