Il pareggio di Dia che entra pur con una caviglia malconcia è il segnale inequivocabile dell’inadeguatezza della panchina di Conte
![Libero e il problema De Laurentiis: “Conte non può chiedere di più ai suoi ragazzi. Alla società, sì” Libero e il problema De Laurentiis: “Conte non può chiedere di più ai suoi ragazzi. Alla società, sì”](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2024/01/De_Laurentiis_DB1_7303.jpg)
Anche Libero parla del 2-2 tra Lazio e Napoli all’Olimpico. Il quotidiano evidenzia le difficoltà di Conte nel fare i cambi anche a causa di una panchina “inadeguata”.
Conte non può chiedere di più a questi ragazzi. Alla società, sì
Sulle pagine di Libero si legge:
Il 2-2 tra Lazio e Napoli è sacrosanto, la perfetta sintesi di due squadre allenate benissimo da Baroni e Conte e capaci di andare oltre i limiti. Due squadre che vogliono vincere a prescindere dalla stanchezza e dagli infortunati (a Conte manca Neres mentre Baroni perde subito Castellanos) perché vogliono andare a prendersi ciò per cui hanno lavorato finora: un posto in Champions per i biancocelesti, lo scudetto per i partenopei.
Quella della capolista è una frenata evidente figlia della fatica del ciclo precedente a questi tre pareggi.
Napoli “riagguantato dalla rete di Dia che entra pur con una caviglia malconcia. Questo è il segnale inequivocabile dell’inadeguatezza della panchina a disposizione di Conte: fatica a fare tre cambi, a cinque non si avvicina mai, e questo porta la squadra ad abbassarsi nei finali di gara e a incassare gol da chi ne ha di più. Ne ha di più la Lazio nel finale grazie ai subentrati visto che quello di Dia è il 14esimo gol pescato dalla panchina“.
Il mister del Napoli è amareggiato, ha la voce rotta, quasi commosso: «A questi ragazzi non posso chiedere di più». Alla società, sì.
Napoli condannato dagli errori della società, costretto a battersi al limite dell’inferiorità (Repubblica)
Scrive Repubblica con Marco Azzi:
Antonio Conte non ha niente da rimproverare alla sua squadra, messa in ginocchio dall’emergenza per gli infortuni di Neres, Olivera e Spinazzola e condannata dagli errori commessi dalla società sul mercato invernale a battersi in condizioni sempre più estreme, al limite dell’inferiorità. Pesano in maniera sempre più evidente i mancati arrivi del sostituto di Kvaratskhelia e di un jolly difensivo, che sarebbero stati necessari per inseguire con maggiori chance di successo il sogno scudetto. La panchina lunga logora chi non ce l’ha e la maggiore profondità del suo organico — non a caso — ha fatto ieri pomeriggio la fortuna di Marco Baroni, che ha colto l’attimo fuggente per gettare nella mischia pure Dia. Dall’altra parte invece la capolista ha pagato a carissimo prezzo la staffetta tra lo stremato Mazzocchi e Politano, costretto a improvvisarsi nel ruolo di terzino sinistro e suo malgrado colpevole nell’azione che ha ristabilito l’equilibrio.