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L’Inter ha il monte ingaggi doppio rispetto al Napoli: 206 milioni contro 104 (Gazzetta)

La sfida scudetto è Davide contro Golia. La Gazzetta: la nuova politica Oaktree sarà più investimenti prospettici, meno parametri zero “di lusso”

L’Inter ha il monte ingaggi doppio rispetto al Napoli: 206 milioni contro 104 (Gazzetta)
Db Monza 07/08/2024 - amichevole / Inter-Al Ittihad / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta

L’Inter ha il monte ingaggi doppio rispetto al Napoli: 206 milioni contro 104 (Gazzetta)

Basterebbe il dato del monte ingaggi per rendere l’idea che la sfida scudetto è Davide contro Golia. Quello stanno facendo Conte e i calciatori del Napoli è un prodigio sportivo.

La Gazzetta, con Marco Iaria, analizza la situazione dell’Inter che per spendere meno in cartellini, ha dovuto alzare il monte ingaggi per poter portare avanti la politica dei parametri zero.

Scrive la Gazzetta:

Quest’anno il monte ingaggi dell’Inter supera quello della Juventus e si posiziona al vertice della Serie A. I bianconeri avevano conquistato il primato nel 2013-14 e non l’avevano più mollato, sull’onda del filotto di scudetti e partecipazioni Champions. In tempi più recenti le cose sono assai cambiate e, oggi, la nostra stima degli stipendi del personale tesserato nella stagione 2024-25 restituisce la seguente fotografia: Inter a quota 206 milioni, poi Juve a 200, Milan a 163, Roma a 160, Atalanta a 106, Lazio a 103 e Fiorentina a 85. Questo per restare alle squadre che stanno lottando nelle coppe europee. Un posto di diritto a questo tavolo spetta alla capolista Napoli (104 milioni) 

I ricchi dell’Inter:

Lautaro, 9 milioni netti a stagione
Barella 6,5 milioni
Calhanoglu 6,5 milioni
Thuram 6 milioni
Bastoni 5,5 milioni

Prosegue la Gazzetta:

Se gli ammortamenti dei “cartellini” si sono ridotti (da 137 milioni nel 2020-21 a 75), l’effetto collaterale è stato quello di aumentare la massa salariale e l’età media.

Da quando il fondo Oaktree ha rilevato il controllo del club le strategie sono mutate. Il presidente Marotta si muove cercando di combinare competitività e sostenibilità in un orizzonte di medio periodo: largo agli investimenti prospettici, da minimizzare i parametri zero “di lusso”. Tuttavia, questo cambio di proprietà è sopraggiunto in una fase particolarmente delicata nell’evoluzione della rosa nerazzurra. Bisognava blindare i big, da qui la lievitazione del monte-ingaggi. Quest’anno sono scattati i nuovi contratti di Lautaro e Barella, rispettivamente 9 milioni e 6,5 milioni netti a stagione, per un incremento aggregato di costo aziendale, su base annua, di una decina di milioni. L’attaccante e il centrocampista sono sul podio degli stipendi dell’Inter, assieme a Calhanoglu (6,5 netti).

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