La cestista Liz Cambage: “Ho guadagnato più soldi in una settimana su OnlyFans (1,5 milioni) che in tutta la mia carriera nel basket”
Fare sport non basta. Nemmeno vincere basta. Ci campi, in molti casi. Ma bisogna arrotondare. E quindi, sempre di più gli sportivi finiscono su OnlyFans. E’ un fenomeno che analizza Marca. L’ultima per cronologia è stata la tennista russa naturalizzata australiana Arina Rodionova. Ma prima di lei, ad agosto, aveva fatto la stessa mossa il tennista Alexandre Müller. Spiegando: “Non sono un miliardario, OnlyFans mi permette di pagare i miei allenatori, di avere il mio personal trainer un po’ più spesso al torneo. Pianifico il mio anno in base a quello che guadagno… OnlyFans è un social network come tutti gli altri. Pubblico post sul tennis e sulla mia vita. Non pubblico niente di esplicito come la gente si aspetterebbe, parlo solo di tennis. Tutti conoscono OnlyFans come un sito web a tema erotico, ma non è il mio caso”.
Marca scrive: “Nonostante lo sfarzo, lo sport professionistico non offre ancora un modello finanziario sostenibile per molti atleti“.
E allora ecco Nick Kyrgios, le ex tenniste esperte di media Ashley Harkleroad e Sofya Zhuk, le lottatrici Paige VanZant e Pearl González, la pilota Renee Gracie, l’atleta olimpica Alysha Newman, la calciatrice Madelene Wright, la pugile Ebanie Bridges e la cestista Liz Cambage, che ha rivelato di aver guadagnato più soldi in una settimana su OnlyFans (1,5 milioni) che in tutta la sua carriera nel basket.
Sul Daily Mail, il consulente Mark Borkowski ha analizzato le ragioni per cui le star dello sport cercano nuovi affari su una piattaforma come OnlyFans: “Il fatto che Arina Rodionova si sia lanciata sul carrozzone di OnlyFans è solo un altro segno dei tempi”. Borkowski sostiene che la decisione degli atleti di passare a OnlyFans è una “smart business “, poiché consente loro di gestire direttamente una piattaforma di creator economy in cui possono coinvolgere direttamente il loro pubblico e, cosa ancora più importante, essere pagati senza dover aspettare un assegno dal torneo o da uno sponsor. Alcuni sponsor potrebbero essere titubanti, ma la cultura sta cambiando. Il vero scandalo non è che gli atleti si rivolgano a Onlyfans, ma che debbano farlo come prima opzione.
OnlyFans è famoso per essere un social network in cui vengono pubblicati contenuti sessuali espliciti, anche se negli ultimi tempi è riuscito a rimuovere questo stigma per tornare alla sua idea originale: essere una piattaforma per celebrità. Ma c’è ancora un rischio reputazionale, “dovuto più al conservatorismo radicato e ai doppi standard che agli atleti che cercano una via d’uscita. Soprattutto per le atlete, che devono ancora destreggiarsi tra le obsolete clausole morali di un mondo sportivo che si dichiara progressista ma rimane profondamente conservatore”.