Novità storica all’Atalanta. Plebiscito sui social e nelle chat whatsapp. Striscione all’esterno di Zingonia: «non aver paura di tirare un calcio di rigore»

Lookman, i tifosi stanno con lui e contro Gasperini. Non è come il caso Papu Gomez (Corriere Bergamo)
Novità storica all’Atalanta. Per la prima volta in una disputa tra giocatore e allenatore, la piazza si schiera col giocatore e non con Gasperini. Ha vinto Lookman, almeno per i tifosi che hanno anche esposto uno striscione in sua difesa e sostegno all’esterno di Zingonia. Ricordiamo che Gasperini, dopo il rigore sbagliato, lo ha definito il peggior rigorista che abbia mai avuto e che non era lui il rigorista designato. Lookman gli ha risposto sui social definendo il tecnico irrispettoso e alludendo a situazioni complesse pregresse con lui.
Scrive il Corriere Bergamo:
La bacheca di Lookman è invasa di messaggi. Metà iniziano con «Resta», l’altra metà con «Vai via». Sembrano due fazioni agli antipodi, invece riportano un pensiero comune: tutti vogliono il nigeriano e stanno dalla sua parte. È scoppiata la Lookmanmania, non solo su Instagram, dove il fantasista ha detto la sua, ma anche sui gruppi Whatsapp degli atalantini. Una novità per la piazza nerazzurra, perché il «contendente» in questione è Re Gasp. Chi scrive «vai via dall’Atalanta, l’allenatore non ti merita» non sono ovviamente membri del popolo nerazzurro. «Come To Real», «Come To United» e anche «Come To Psg», ricordando la volontà del club francese di acquistarlo ad agosto, ma c’è chi lo vuole alla Juve. La maggior parte dei commenti provengono però da cuori nerazzurri, tra pagine web e chat atalantine. Quello che pensano l’hanno esposto anche fuori da Zingonia con uno striscione, «Thanks Mola, non avere paura di tirare un calcio di rigore», scomodando la canzone di De Gregori.
Lookman, per la prima volta i tifosi non stanno con Gasperini
Esprimono solidarietà al fantasista alla sua terza stagione a Bergamo, ma non si fermano lì. Troppo fresca la tripletta che ha regalato all’Atalanta l’Europa League. Per la prima volta in quasi nove anni, in parecchi si schierano esplicitamente, tirando le orecchie al Gasp. Una reazione inedita, soprattutto se paragonato al «caso Papu Gomez». Allora, gli atalantini non avevano esitato a stare dalla parte del tecnico di Grugliasco, arrivando a voltare duramente le spalle al loro capitano. «Gasperini ci ha portato in alto, a lui si deve tutto, Gomez è solo un dipendente e deve obbedire», il pensiero generale.