Il presidente della Fidal al QS: «A giorni comunicherà la sua decisione. Jacobs è un gran de professionista, la fiducia nel suo talento è intatta»

Al Quotidiano Sportivo parla Stefano Mei Presidente della federatletica (Fidal) dal 2021, ovviamente la prima domanda è su Tramberi
«Io con Tamberi parlo regolarmente. A giorni comunicherà la sua decisione». Indizi? «Io spero continui. Non fino al Mondiale di Tokyo, dico fino ai Giochi di Los Angeles del 2028. È un traguardo alla sua portata».
Presidente, Jacobs che fine ha fatto?
«Al suo rientro indoor è stato fer mato dalla febbre. Ma è un gran de professionista, la fiducia nel suo talento è intatta, mica deve dimostrare ancora qualcosa».
Poi parla della squadra azzurra esaltando tutta la compagine
«Nei giorni d’oro di Mennea e Simeoni, avevamo in Pietro e Sara due idoli assoluti ma dietro non c’era granché. Adesso abbiamo la squadra più forte di sempre, non ci sono comparse, quasi in ogni prova abbiamo ragazze e ragazzi che possono sognare in grande».
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Mei: «Fosse per me confermerei Malagò»
Infine il capitolo Malagò che vorrebbe il suo quarto mandato
«Allora, io sono un uomo di sport e non di cavilli. So che c’è una legge, ma è curioso che per i vertici delle singole federazioni di fatto non ci siano limiti di mandato e invece per il Coni sì».
Quindi lei cambierebbe la legge. «Non dipende da me, naturalmente. Dipende dalla politica. Mi limito ad osservare che lo sport, grazie anche al Coni, è di ventato una eccellenza italiana. Se Malagò potesse continuare il suo lavoro, io ne sarei felice…».