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Milan, Conceiçao verso l’addio: ipotesi Tassotti come traghettatore fino a fine stagione (Sportmediaset)

Lo sfogo “se volete me ne vado” non è passato inosservato alla società. Tassotti ha già guidato il Milan nella stagione 2000/2001, ora è nello staff del Milan Futuro.

Milan, Conceiçao verso l’addio: ipotesi Tassotti come traghettatore fino a fine stagione (Sportmediaset)
Db Riad (Arabia Saudita) 06/01/2025 - finale Supercoppa Italiana / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sergio Conceicao

Tra Milan e Sergio Conceiçao è rottura, a rivelarlo è Sportmediaset. A sostituirlo potrebbe esserci Mauro Tassotti.

Conceiçao verso l’addio al Milan: ipotesi Tassotti come traghettatore fino a fine stagione

Il portale scrive:

Che la situazione tra il Milan e Conceiçao sia complicata e quasi compromessa non è legata solo a una classifica che vede i rossoneri lontani da un posto nella prossima Champions. Ci sono anche le parole dell’allenatore portoghese che si è sfogato. Il classico “se volete me ne vado” riecheggia per la terza volta in stagione. Un messaggio chiaro per la società. Il Milan ha due scelte, prima di quello che sembra un dato di fatto e cioè l’addio a fine stagione. La prima è quella di tenersi l’attuale tecnico fino a giugno, la seconda è ricorrere a un traghettatore. Il nome è sempre quello di una bandiera: Mauro Tassotti. Rossonero doc, una vita tra campo e panchina, ha già guidato il Milan nella stagione 2000/2001 insieme a Cesare Maldini. Tassotti è tornato alla casa madre entrando nello staff tecnico del Milan Futuro. Potrebbe essere lui la persona giusta per guidare i rossoneri cercando un finale di stagione dignitoso. 

Le parole del tecnico dopo la sconfitta contro il Bologna

«Io non sono rispettato, sono molto criticato; vedo interviste di altri allenatori nel giorno della partita. E io queste cose non le farei. Ho 13 titoli, ho sempre giocato bene contro le italiane, tranne con l’Inter. Non è che sono arrivato qui dal niente: abbiamo bisogno io e il mio staff di un po’ di rispetto. Io sono qua oggi fino a non so quando. Ma io ho bisogno di rispetto. Frustrato? Molto. Sono arrabbiato per la situazione. Ma tutti gli allenatori quando lavorano tanto e non vincono sentono lo stesso tipo di emozione. Giorno e notte. Ora inizieremo a preparare la gara con la Lazio: è così la vita dell’allenatore. Si è creata questa nuvola sul Milan e si esce con i risultati, non conosco un’altra strada. Sta a noi essere più forti degli episodi. Ai tifosi non interessa se sono frustrato o no, se lavoro 10 ore al giorno o meno, ma se si vince. Fin quando avrò la forza di continuare, lo farò. Se la società pensa che non lo possa fare più, mi sta bene così».

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