ilNapolista

«Nainggolan ha il “profilo da perfetto mediatore” con la criminalità organizzata», un criminologo a L’Equipe

Radja è accusato, non condannato. Il criminologo: «è noto per i suoi tatuaggi, i suoi eccessi, originario di Anversa, festaiolo incallito, ha conoscenze e un passato italiano»

«Nainggolan ha il “profilo da perfetto mediatore” con la criminalità organizzata», un criminologo a L’Equipe
As Frosinone 14/04/2019 - campionato di calcio serie A / Frosinone-Inter / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Radja Nainggolan

Radja Nainggolan, ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, ex nazionale belga, spicca nella rosa anonima del Ksc Lokeren-Temse, club della Challenger Pro League (Serie B belga), situato a sud-ovest di Anversa. L’Equipe prova a capire il suo coinvolgimento nelle ultime notizie di cronaca sul traffico internazionale di droga.

Leggi anche: Nainggolan arrestato per traffico internazionale di droga

Il presunto coinvolgimento di Nainggolan nel traffico internazionale di droga

Il “Ninja”, noto per i suoi tatuaggi, i suoi eccessi (guida in stato di ebbrezza, svapo in panchina, ecc.) ma anche per la sua generosità.

La mattina del 27 gennaio «Era in ritardo per la seduta e abbiamo capito che stava succedendo qualcosa», dice all’Equipe un membro dello staff tecnico. Il perché lo abbiamo scoperto dopo l’allenamento. “Al momento della doccia dei suoi compagni di squadra, Nainggolan era interrogato dagli inquirenti belgi, nell’ambito di una vasta operazione legata a “fatti di importazione di cocaina dall’America all’Europa, attraverso il porto di Anversa (considerato il principale porto di ingresso della cocaina in Europa)“.

Nainggolan è stato accusato di “partecipazione ad associazione criminale”, in quanto presunto “membro”, non “leader”, e poi rilasciato a determinate condizioni. Dal 29 gennaio è tornato ad allenarsi a Lokeren. «Gli ho detto: se vuoi parlare con i giocatori, fallo», ha aggiunto il suo allenatore. «E si è spiegato. Per quanto mi riguarda, la questione è chiusa».

L’Equipe fa l’identikit di Nainggolan. “Secondo un esperto belga di criminalità organizzata, Nainggolan, ancora presunto innocente, ha un «profilo di mediatore perfetto». «È originario di Anversa, un festaiolo incallito, ha delle conoscenze, un passato italiano (come giocatore di Serie A) e ha investito in una società di noleggio jet privati ​​(RADLab)…»”

Il presunto coinvolgimento di Nainggolan in questa vicenda riguarda la circolazione di denaro contante (si parla di una somma di 85.000 euro) tra lui, frequentatore abituale del mondo della movida e dei casinò, e un suo parente, il belga-marocchino Nasr-Eddine Sekkaki, già oggetto in passato di numerose condanne. Il fratello maggiore, Ashraf Sekkaki, un criminale esperto con una reputazione brutale, ex “nemico pubblico numero 1 in Belgio”, è in prigione in Marocco da circa quindici anni, catturato in fuga dopo una spettacolare fuga in elicottero dalla prigione di Bruges nel 2009“.

Frédéric Thiebaut, l’avvocato di Nasr-Eddine Sekkaki, non ha voluto rispondere sui rapporti tra il suo cliente e Nainggolan. “In ogni caso, la versione del suo assistito si contrappone a quella avanzata dalla difesa di Nainggolan: un prestito di denaro da parte del giocatore a Nasr. Radja ha dichiarato di non essere coinvolto in tutta questa vicenda“.

ilnapolista © riproduzione riservata