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Napoli, contro l’Inter possibile 4-3-3 con Olivera in difesa e Spinazzola davanti. Raspadori sacrificato (Sky Sport)

Questo sistema di gioco comprometterebbe la presenza di Raspadori. Potrebbe giocare alto a sinistra, più vicino a Lukaku

Napoli, contro l’Inter possibile 4-3-3 con Olivera in difesa e Spinazzola davanti. Raspadori sacrificato (Sky Sport)
Ni Napoli 12/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Leonardo Spinazzola

Il Napoli continua il lavoro in vista dello scontro diretto contro l’Inter. Da Castel Volturno, l’inviato di Sky Massimo Ugolini, fornisce gli ultimi aggiornamenti sulla possibile formazione che affronterà la squadra di Inzaghi.

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Con il 3-5-2, il Napoli potrebbe rinunciare a Raspadori

Le parole di Ugolini sul Napoli:

«Questa settimana ballerà su tanti interrogativi, soprattutto sul sistema di gioco che Conte utilizzerà sabato pomeriggio. Rientra Olivera, Spinazzola a disposizione che comunque ha disputato una buona partita, a Como ha dimostrato di essere tornato in forma. Ipotizzabile il ritorno al 4-3-3 con Olivera nei quattro di difesa e Spinazzola alto nel tridente come già visto contro la Fiorentina. Questo modulo consentirebbe anche a Politano di giocare un pochino più avanti. 

Però questo sistema di gioco comprometterebbe la presenza di Raspadori che è il più informa in squadra. Con il 4-3-3 potrebbe anche giocare alto a sinistra, un po’ più stretto. Con il 3-5-2 uno dietro tra Spinazzola e Olivera sarebbe sacrificato. Una questione non di poco conto, considerando le non perfette condizioni di alcuni giocatori. Anche di Lukaku che ultimamente non ha brillato soprattutto a Como. Settimana importante per recuperare dal punto di vista mentale la cattiveria agonistica che è mancata nel secondo tempo a Como. 

Lukaku? Non credo sia una questione di forma o di modulo. Dal punto di vista della condizione fisica è tornato in buone condizioni. C’è una difficoltà oggettiva, è vero che ha segnato nove gol e fatto sette assist, è stato decisivo a Bergamo, contro la Juventus. Con Raspadori a Como ha dato un contributo minimo, uno dei peggiori in campo. Non è una questione di sistema di gioco ma ritrovare quelle qualità che lo hanno reso grande. Si è parlato molto dell’età, non ha più la stessa brillantezza. Stiamo parlando di un giocatore di 31 anni non di 38. Si aspetta la scintilla, la capacità di essere leader e caricarsi sulle spalle la squadra». 

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