ilNapolista

Napoli operaio, nel bene e nel male. Psicodrammi fuori luogo (come l’assurdo trumpismo per Roccaraso)

1-1 a Roma che ha pareggiato al 93esimo. Errore di Mazzocchi? Può essere. Può succedere. Il Napoli resta in testa alla classifica

Napoli operaio, nel bene e nel male. Psicodrammi fuori luogo (come l’assurdo trumpismo per Roccaraso)
As Roma 02/02/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: tifosi Roma

Napoli operaio, nel bene e nel male. Niente psicodrammi (e difendiamo Schengen anche per Roccaraso)

Nei minuti di recupero, l’Inter ha guadagnato un punto e il Napoli ne ha persi due. Le due squadre restano a tre punti di distanza, col Napoli avanti e l’Inter che giovedì sera recupererà contro la Fiorentina. Non c’è da far drammi. Può succedere. Comunque vada, il Napoli resterà in testa alla classifica. Se si vuole trovare un responsabile, Mazzocchi è lì pronto a far da Malaussene. Ha certamente sbagliato, ha dimenticato Angelino alle sue spalle. Ma sparare su Mazzocchi è davvero un esercizio penoso. È un peccato perché la partita era stata quasi condotta in porto. Ma dopo sette vittorie consecutive, si può anche pareggiare. Sul campo della Roma poi. E dopo due vittorie di fila contro Atalanta e Juventus.

È difficile da commentare questo match. Una partita tutto sommato equilibrata. Ranieri ha stupito tutti con la formazione. Conte ha fatto giocare i soliti noti. O anche quelli che ha, dipende dai punti di vista. La panchina della Roma (anche per la formazione a sorpresa schierata da Ranieri) sembra il Real Madrid in confronto a quella del Napoli: Dybala, Dovbyk, Pellegrini, Paredes, Saelemaekers, Hummels e ci fermiamo qui.

L’arbitraggio di Fabbri è all’inglese e fin qui va bene. Alle volte, oltrepassa il limite anglosassone. In ogni caso, meglio all’inglese che all’italiana. Politano si becca un’ammonizione per simulazione.

Alla mezz’ora il gol. Che è la fotografia del Napoli operaio. Lancio di sinistro di Juan Jesus per Spinazzola che scatta sul filo del fuorigioco, e uccella Svilar con un pallonetto sontuoso: pizzica il pallone con l’esterno del piede di destro. Una chicca. Svilar era uscito in maniera a dir poco avventata.

Poi, secondo noi c’è un rigore per gli azzurri. Bella azione in velocità, McTominay viene abbattuto da dietro da Koné. Fabbri arbitra all’inglese e amen. Ma forse sarebbe stato rigore anche in Premier. Nel finale di tempo la Roma sfiora il pari con colpo di testa di Ndicka su cui è bravo Meret e poi un pallone vagante in area che viene spazzato come ai vecchi tempi.

Nella ripresa non accade granché. Da una parte e dall’altra. Il Napoli pensa di poter condurre la partita in porto. Ci stava riuscendo e poi al 93esimo il piano è fallito. Può succedere, come detto. In precedenza, c’era stato un palo esterno di Paredes su punizione.
Due considerazioni. Una calcistica. Il dibattito a Napoli sta tornando quello di un tempo, attorno alla figura di De Laurentiis presunto pappone. C’è da dire che sì, il Napoli fin qui non ha sostituito Kvaratskhelia. È anche vero, come ha detto Manna, che il Napoli ha provato a fare offerte ragionevoli. Certo la squadra al momento è indebolita. Ma è un gruppo vero, come abbiamo visto anche stasera.

La seconda è extra-calcistica. Tanti, all’Olimpico, gli striscioni su Roccaraso. Un dibattito surreale, diremmo trumpiano. Schenghen (la libera circolazione dei cittadini) vale anche per i cafoni o presunti tali. Se poi vogliamo che chi non ci piace, non esca di casa, allora la questione è un’altra. Altrimenti rimaniamo al “libera gita in libero Stato. Con libero panino al seguito”. Perché se fossero andati tutti a mangiare dai tanti ristoranti nikoromitizzati che sono nati da quelle parti, nessuno avrebbe detto niente.

ilnapolista © riproduzione riservata