Il Foglio la intervista. Sta scrivendo un libro su lei e la figlia. «Il predestinato era il fratello Davide, ancora oggi Fede si sente la più scarsa della famiglia»

Ninna Quario (la mamma di Brignone) è tornata: «Federica sottovalutata perché non si è coltivata mediaticamente»
È tornata Ninna Quario ex sciatrice e oggi soprattutto madre di Federica Brignone che sta per vincere la sua seconda coppa del mondo di sci. Quario scriveva per Il Giornale. Si è eclissata dopo che fu protagonista di accuse a Sofia Goggia, di aver gonfiato l’entità dell’infortunio che precedette le Olimpiadi. Quario si fece da parte. Mai decisione fu più saggia. Da allora, progressivamente la figlia Federica è progressivamente cresciuta. Federica si allena col fratello Davide. Quario è ricomparsa, ma senza parlare, ai recenti Mondiali di Saalbach ed è stata inquadrata più volte mentre fremeva durante la vittoriosa discesa di sua figlia.
Il Foglio – con Massimo M. Veronese – intervista Quario che evita di parlare di Sofia Goggia.
Ninna, ma si è rivista in tv?
“Sì, e me ne sono un po’ vergognata (ride). Pensare che quando vedevo i genitori di alcune campionesse soffrire così pensavo: ma ‘sti qua, che problema si fanno se la figlia perde una gara?”.
Ma le gare le vive sempre così?
“Mi sono sempre nascosta tra la gente alle gare di mia figlia perché mi comporto un po’ da pazza, mi vien persino fuori una voce roca che non è la mia. Ma stavolta Federica mi ha regalato un biglietto per la tribuna e le tv mi hanno beccata subito”.
Le dà ancora consigli o ascolta solo il fratello?
“Mai dati consigli tecnici. Né ieri, né oggi”.
È il fratello l’arma in più della sorella?
“Davide è sempre stato bravo in tutto: a scuola, sugli sci, nei lavori di casa. Lui era il predestinato della famiglia, Federica non è stata precoce e la cosa comica è che ancora oggi Fede si sente la più scarsa della famiglia, quella che perde sempre a ping pong o a carte. Ma non sugli sci. Sono la coppia perfetta”.
Le spiace non scrivere più di sci proprio adesso?
“Non più. Conciliare il lavoro di cronista e l’affetto di mamma era massacrante. Mi rifarò l’anno prossimo con il libro che sto scrivendo su di me e su di lei”.
Il casco con la tigre è un colpo di genio…
“È un’idea di mia figlia, è fatto a mano e ne ha uno solo. La Rossignol glielo fece perché Federica pensava di chiudere la carriera ai Mondiali di Meribel 2023. Invece…”.
Federica è l’azzurra dello sci più vincente di sempre, secondo lei l’hanno snobbata rispetto al suo valore?
“Sta facendo la storia dello sci e dello sport italiano e non è ancora finita. Non solo è una fuoriclasse, ma la sua longevità è incredibile. È stata sottovalutata perché non ha mai voluto coltivarsi dal punto di vista mediatico, si è fatta vedere molto meno di quanto ha vinto. Ma sono i risultati a parlare per lei”.