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Adesso è chiaro a tutti che Conte fece bene a schierare le seconde linee in Coppa Italia?

Quante critiche feroci ci toccò leggere e ascoltare. A Milano dicono “ofelè fa el to mesté”. Il tifoso faccia il tifoso. Gestire una squadra lasciamolo a chi sa farlo

Adesso è chiaro a tutti che Conte fece bene a schierare le seconde linee in Coppa Italia?
Ni Napoli 25/01/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Ora è chiaro a tutti che Conte fece bene a schierare le seconde linee in Coppa Italia?

Il tempo non è solo galantuomo, ma serve a comprendere meglio gli eventi. La cronaca è ingannevole. Ancora ricordiamo gli strepiti seguiti all’eliminazione del Napoli in Coppa Italia per mano della Lazio. Soprattutto per il turn over totale adottato da Conte. Come al solito (accade ovunque), ogni sconfitta è seguita da un processo. E Napoli – capitale della giurisprudenza – non è certo da meno. Ci toccò ascoltare e leggere critiche persino feroci perché Conte aveva sottratto al Napoli la possibilità di vincere un trofeo (sigh). Secondo alcuni l’unico potenzialmente raggiungibile.

Ora, due mesi dopo, nella serata di Fiorentina-Inter 3-0, abbiamo la sensazione che sia più facile comprendere del motivazioni di quel turn over totale. Conte lo adottò proprio perché lui, a differenza di tanti altri, è dall’inizio della stagione che crede allo scudetto. Che si vinca o meno, poi si vedrà. Oggi il Napoli ha tre punti in più dell’Inter e sa che da qui alla fine della stagione dovrà disputare 15 partite. L’Inter, invece, non sa quante partite dovrà giocare. Sia per la Champions. Ma anche per la Coppa Italia. Proprio l’Inter il prossimo 25 febbraio giocherà il quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio che ha eliminato gli azzurri. Sarà la settimana di Napoli-Inter che si giocherà domenica 2 marzo. Il Napoli quella partita la guarderà dal divano. Si riposerà. Grazie a quel turn over integrale.

C’è un motivo per cui Antonio Conte ha allenato e vinto con Juventus, Inter e Chelsea. C’è un motivo per cui ha allenato la Nazionale. C’è un motivo per cui guadagna tanto. Tantissimo. Come dicono a Milano, “ofelè fa el to mesté”. Il tifoso faccia il tifoso. L’allenatore fa l’allenatore. Gestisce una squadra, i carichi di lavoro, conosce i limiti fisici e psicologici dei propri calciatori. Quella scelta di Conte fu una scelta per proteggere il Napoli. Stasera, probabilmente, almeno si spera, è più chiaro a tutti. A prescindere da come andrà a finire il campionato. Perché il Napoli resta sfavorito, anche se ha tre punti in più. Ma è in corsa. E poter giocarsi il campionato a febbraio era un’eventualità cui ad agosto non pensava nessuno. Tranne, probabilmente, una sola persona. Proprio lui. L’uomo del turn over integrale.

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